Ribolla e Carrara: «Palafrizzoni chieda modifiche su ReArm Europe, Green Deal e...»
I due leghisti esprimono perplessità sulle politiche europee, compreso il Patto di stabilità, e presentano una mozione urgente

Con un a mozione urgente, i consiglieri della Lega Alberto Ribolla e Alessandro Carrara hanno deciso di chiedere al Consiglio comunale di Bergamo «sostegno per la ridefinizione degli obblighi e le limitazioni imposti dal Green Deal, modifica del Patto di stabilità e crescita e del Piano ReArm Europe/Readiness 2030».
In poche parole, queste tre linee di politica europea non convincono i due consiglieri, anzi li preoccupano e per questo hanno deciso di intevenire con la mozione che sarà presentata e discussa in sede di Consiglio comunale lunedì prossimo, il 14 aprile.
Tutti i problemi
In particolare, i due sottolineano quali siano nella loro ottica i problemi di ciascuno: il Green Deal europeo, impone agli Stati membri una serie di obblighi e target ambientali con scadenze e vincoli stringenti; il Patto di stabilità e crescita prevede limiti rigidi al disavanzo pubblico e al debito degli Stati membri, restringendo la flessibilità di bilancio necessaria per affrontare crisi economiche o investimenti strategici; il Piano ReArm Europe/Readiness 2030 prevede di utilizzare le leve immediatamente disponibili per mobilitare fino a ottocento miliardi per investimenti per la difesa, attraverso l'uso di fondi pubblici a livello nazionale.
Proprio quest'ultimo tema ha animato la discussione anche all'interno del Pd, con l'ex sindaco di Bergamo Giorgio Gori, ora eurodeputato, che si è espresso a favore del piano, in controtendenza con la linea del partito, rimarcato in Bergamasca da Matteo Rossi, vicesegretario Pd Lombardia, e Alessandra Bertolotti, vicesegretaria Pd Bergamo.
«Preoccupazioni crescenti tra i cittadini»
Nel complesso quindi, dicono i consiglieri, «tali misure, sebbene apparentemente ispirate a principi di sostenibilità e stabilità economica, hanno generato crescenti preoccupazioni tra i cittadini e le imprese italiane per il loro impatto su settori chiave come l'industria, l'agricoltura e i trasporti; inoltre, a tali preoccupazioni, si sono aggiunte le ulteriori incertezze derivanti dalla nuova politica degli Stati Uniti in tema di commercio estero con conseguenti turbolenze nei mercati finanziari mondiali».
Inoltre, tutti questi provvedimenti sarebbero fortemente vincolanti da un punto di vista di autonomia del Governo italiano.
La richiesta
Ne nasce quindi la richiesta al Consiglio comunale di Bergamo e alla sua sindaca di farsi da portavoce di queste perplessità, inviando la mozione al presidente del Consiglio dei Ministri, ai Ministri competenti, ai presidenti di Camera e Senato, agli Europarlamentari eletti nella circoscrizione di riferimento, ai presidenti di Regione e Provincia e mettendo al centro le preoccupazioni dei cittadini.
Sensibilizzazione
Chiedono inoltre al Consiglio comunale di muoversi in modo tale da «garantire un'applicazione sostenibile per i territori italiani, tutelando in particolare il sistema produttivo, agricolo e dei trasporti». Infine, sollecitano il Comune «a rappresentare le istanze del territorio presso le sedi istituzionali competenti, anche al fine di sensibilizzare l’opinione pubblica sui temi affrontati dalla presente mozione».
I due leghisti dovrebbero fare i leghisti, non dei piccoli trump di provincia. Ma ormai rincorrono vannacci ......... Gianfranco Miglio se lo sono dimenticati
E tutti i tagli imposti da Roma ai Comuni? Troppo comodo fare richieste solo quando viene comodo alla destra