che guaio!

Pompa d'acqua rotta alla nuova sede Isrec di Bergamo: persi molti libri nel piano interrato

Immediato l'intervento del Comune, che però non è bastato. L'istituto: «L'episodio getta un'ombra inquietante sull'adeguatezza dei locali»

Pompa d'acqua rotta alla nuova sede Isrec di Bergamo: persi molti libri nel piano interrato
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A poche settimane dall'inaugurazione della nuova sede dell'Isrec, l'Istituto bergamasco per la storia della resistenza e dell'età contemporanea, qualcosa è andato storto. Una pompa d'acqua del piano interrato della palazzina centrale dell'ex mercato ortofrutticolo di San Giorgio a Bergamo, scelta come nuova casa dei tanti volumi raccolti negli anni dall'istituto, s'è rotta.

Metà del materiale presente all'interno delle stanze del piano interrato è andato così perduto.

«Ombra inquietante sull'adeguatezza dei locali»

A raccontare quanto avvenuto è l'istituto stesso dalla propria pagina Facebook, dove il 9 aprile ha scritto: «Oggi eravamo in molte all'Isrec per lavorare al 25 aprile e all'apertura della nuova sede. Parte del sotterraneo si è allagata: Il Filo di Arianna ha perso quasi metà dei suoi libri. Le versatili collaboratrici hanno salvato a braccia il più possibile: le ringraziamo di cuore. Al di là del tempo sottratto al lavoro, l'episodio getta un'ombra inquietante sull'adeguatezza dei nuovi locali per il patrimonio comune che Isrec custodisce».

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No a scontri o polemiche

Nonostante, come riportato da L'Eco di Bergamo, il Comune si sia prodigato per risolvere subito il problema alla pompa, il danno è stato ampio. Intervistato, l'assessore ai Lavori pubblici Ferruccio Rota ha spiegato cosa è successo e ha sottolineato come l'Isrec abbia ricevuto tutti i locali, una parte dei quali sono nel seminterrato. E ha aggiunto: «Secondo i tecnici, i libri non dovevano stare lì».

Sul fatto, però, la direttrice dell'Istituto, Elisabetta Ruffini, sottolinea di non voler creare scontri o polemiche.

Le proposte

Nel mentre, sui social, oltre alle critiche di chi si chiede come sia stato possibile un simile disastro, nascono anche delle proposte: «Perché non avviare una sottoscrizione per vendere i libri bagnati ma recuperabili? Sono pronto ad acquistare una copia de L'amico Fritz rovinato dall'acqua a prezzo pieno», è l'idea di un utente.

Commenti
Dario conti

Che pessimo commento. Qualifica l'autore.

Francesco Giuseppe

Sanno quanta roba hanno perso e buttato, gli allagati del 9 settembre scorso. Si lamentino meno.

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