Altolà sull'interporto di Cortenuova, i Vitali rilanciano sulla Bergamo-Treviglio
Il Gruppo imprenditoriale pronto a mettere sul piatto cento milioni per l'autostrada, mentre sul polo intermodale è arrivato uno stop da Roma

di Wainer Preda
Se da una parte incassa un ko o quasi, dall’altra invece rilancia. Dopo lo stallo sull’interporto di Cortenuova, il gruppo Vitali rompe gli indugi sull’autostrada Bergamo-Treviglio.
L’amministratore delegato Alessio Parolari ha detto che il gruppo imprenditoriale è pronto a mettere sul piatto 100 milioni di euro per l’infrastruttura. Attraverso il private equity, ovvero mezzi propri, intende finanziare il consorzio che realizzerà l’autostrada, mettendo i soldi necessari alla sua costruzione, mentre l’iter burocratico è ancora in corso. Con questa mossa il gruppo punta a stimolare l’ingresso di nuovi investitori. Per esempio il fondo Macquire di cui si parla da tempo, ma non solo.
L’annuncio arriva a qualche giorno da un’altra operazione che invece ha preso una piega a sorpresa, con una svolta verso il pubblico. Quella dell’interporto di Cortenuova.
L’operazione interporto
Le aziende della Bergamasca hanno bisogno di uno scalo merci ferroviario in sostituzione di quello chiuso nel 2023 in città. Su questo, tutti gli operatori economici orobici concordano. Ma da qui a fare dell’interporto di Cortenuova un centro regionale o, ancor di più, il mega retroporto di Genova, Venezia, Ravenna e Trieste come proposto dalla società Cortenuova Freight Station, ce ne corre.
Cambiano le dimensioni, gli investimenti, i soldi che ci devono mettere il pubblico e il privato. Cambiano anche, questione non secondaria, l’impatto sui territori interessati dall’opera e le eventuali compensazioni.
E allora il ministero dei Trasporti e delle infrastrutture ha voluto vederci chiaro. L’11 aprile scorso ha convocato a Roma tutti gli enti coinvolti: Regione, Provincia di Bergamo, Comune di Cortenuova e Rfi. E dalla riunione è arrivata una decisione a sorpresa (...)
D’accordo con l’utente Alberto. Aggiungo che questo interporto andrebbe a cementare campi letteralmente attaccati al Centro commerciale completamente abbandonato. Invece di riqualificare, cementifichiamo ad oltranza, soffocando una risorsa, la terra agricola, non rinnovabile. Basta speculazione, basta
Quasi quasi ci metto anch'io 10.000 Euro (il mio conto in banca non è quello dei Vitali) e costruisco i miei 50 metri di autostrada: se va bene, guadagno con gli introiti dei pedaggi, se va male mi rimborsa lo stato. Troppo comodo fare impresa così!