13-17 maggio

L' Integrazione film festival torna a Bergamo con tante novità: l'intersezionalità al centro

Organizzato dalla Cooperativa Ruah, ha una nuova direttrice artistica, Daphne Di Cinto, e non solo... Il programma da scoprire

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Nuova location (l'auditorium Cult! appena riqualificato), nuova direzione artistica, una sezione fuori concorso di film accessibili a persone con disabilità sensoriali, eventi collaterali d'eccellenza e, come ogni anno, film da tutto il mondo, tra cui alcune anteprime nazionali.

È tra innovazione e tradizione che si muove la diciannovesima edizione di di Iff - Integrazione Film Festival, concorso cinematografico internazionale dedicato a identità, inclusione e intercultura, che si terrà dal 13 al 17 Maggio 2025 a Bergamo.

La raccolta fondi

Il Festival, organizzato da Cooperativa impresa sociale Ruah, è gratuito e aperto a tutti, ma garantirne la gratuità è stata lanciata la campagna di raccolta fondi Il futuro è un film da vivere. Vieni a scriverlo con noi a IFF!, attiva sulla piattaforma Rise Act (attiva dal 14 aprile al 18 maggio).

Nel merito, Daniela Meridda, presidente della Cooperativa Ruah sottolinea: «Il festival cresce, ma vuole restare gratuito e fedele alla propria missione: rendere il cinema un luogo di confronto, accessibilità e inclusione per tutte e tutti. A supporto di questo obiettivo, lanciamo una campagna di raccolta fondi attraverso la piattaforma Rise Act. Pensiamo che ogni contributo rappresenti un gesto importante per mantenere vivo questo spazio di incontro e dialogo. Uno spazio che promuove occasioni di crescita e riflessione anche per il pubblico più giovane grazie agli incontri con le scuole e alla collaborazione con l'Università degli Studi di Bergamo».

La direzione artistica

Una delle novità dell'anno è quindi la direzione artistica, affidata a Daphne di Cinto,  sceneggiatrice, regista e attrice, parte del cast della serie Netflix Bridgerton, pluripremiata a livello internazionale per il suo cortometraggio Il Moro, già vincitore del premio miglior cortometraggio della 16a edizione di Iff.

Sottolinea: «Le intersezioni le abbiamo studiate alle scuole elementari, quando le maestre ci chiedevano di colorare quegli spazi comuni dove circonferenze o forme varie si incontravano. Oggi, da persone adulte, la capacità di riconoscere e valorizzare le intersezioni che ci formano e che formano il mondo intorno a noi è estremamente importante». L'assessore alla Cultura Sergio Gandi commenta: «Iff si conferma come un appuntamento necessario in città, che quest’anno riesce anche a rinnovarsi: la nuova direttrice artistica, che ha dato un'impronta originale e interdisciplinare al festival, le giurie più internazionali, la rafforzata collaborazione con l'Università di Bergamo, la raccolta fondi per sostenere il festival che, ricordiamolo, ha scelto la difficile strada della gratuità degli eventi».

Il tema dell'intersezionalità

Il tema centrale dell'edizione 2025 è l'intersezionalità. A partire da questa prospettiva è stato creato il programma che già dalla prima serata vede un'intersezione tra grande schermo e palcoscenico con lo spettacolo di Yoko Yamada, stand up comedian direttamente dal palco di Comedy Central Italia, seguito dall'anteprima bergamasca di Dahomey, Orso d'Oro come miglior film a Berlinale 2024, ultima opera della regista Mati Diop.

Come spiega Marzia Marchesi, assessora alle Pari opportunità, intercultura e pace: «Questa edizione dell'Integrazione Film festival mette al centro le identità multiple, le appartenenze complesse e la capacità di stare nei conflitti. Viviamo in un tempo in cui sempre più persone si muovono tra lingue, culture, tradizioni, sguardi diversi. Una condizione che può essere una straordinaria ricchezza, perché ci insegna ad attraversare, a tradurre, a creare ponti.

Marcella Messina, assessora alle Politiche sociali, sottolinea: «La diversità e l'inclusione sono valori fondamentali che arricchiscono le nostre comunità e le nostre vite. Attraverso la rappresentazione di storie, esperienze e culture diverse, il cinema può, da una parte, abbattere barriere, promuovere la comprensione reciproca e dare voce a chi spesso rimane in silenzio; dall'altra, dare spazio a narratori e attori provenienti da contesti vari, garantendo che le storie raccontate siano autentiche e rappresentative della pluralità della nostra società. In questa cornice l’impegno di IFF è da diciannove anni una testimonianza concreta di coerenza e valore».

Film in gara 

I film in gara sono sedici, di cui dieci cortometraggi e sei documentari provenienti da Italia, Francia, Belgio, Messico, Stati Uniti, Australia, Palestina, Regno Unito, Canada, Iran, Australia, Turchia, con storie che varcano i confini nazionali diventando universali. Particolare rilevanza verrà data a filmmaker,  presenti in sala e collegati online, per Q&A dedicati.

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da Blanche

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da The Miracle of Life

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da There will come soft rains

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da Still

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da Superbi

I film premiati sono scelti da due giurie d'eccezione con un forte carattere internazionale e intersezionale. Rispettivamente, per la sezione corti, Iris Peynado (attrice), Charity Dago (fondatrice agenzia Wariboko), Gaia Brunelli (producer Indiana Productions), Mai Ling Matthews (producer Made with Love Media), Silvia Nittoli (The Hollywood Reporter) e per la sezione documentari Medhin Paolos (regista), Esther Elisha (attrice, regista), Lorenzo Tondo (The Guardian), Marina Cuollo (autrice), Francesca Vecchioni (founder Diversity Lab).

Il pubblico

I film in concorso possono essere visti anche online. Saranno infatti disponibili gratuitamente dal 13 al 17 maggio attraverso la sala virtuale Iff di ZaLabView, piattaforma cinema di ZaLab, sulla quale spettatori e spettatrici potranno assegnare il loro voto per il Premio del pubblico (oltre che in sala durante le proiezioni). ZaLab assegnerà un ulteriore riconoscimento speciale, proponendo l’inserimento del film premiato nel proprio catalogo e la distribuzione sulla piattaforma per un anno.

Premiazione

La serata di premiazione, prevista sabato 17 maggio, sarà accompagnata dalla cantante Awa Fall. I premi assegnati saranno: miglior cortometraggio e miglior documentario, premio alla migliore interpretazione e new entry di questa edizione, il premio assegnato da ZaLab, laboratorio culturale che opera per la produzione e distribuzione di cinema libero, indipendente e sociale e le menzioni speciali UniBg Inclusione delle Diversità e Basso Sebino.

Ai film in competizione si affianca una sezione parallela fuori concorso dedicata alla fruizione cinematografica per persone con disabilità sensoriali, in collaborazione con INCinema - Festival del Cinema Inclusivo. I film avranno i sottotitoli per persone sorde e ipoacusiche e audiodescrizione per persone cieche e ipovedenti. L'audiodescrizione sarà fruibile grazie all'app Earcatch, scaricabile gratuitamente sia per Ios che per Android.

Altri appuntamenti

Tantissimi gli eventi e le occasioni correlati con ospiti quali le attrici Iris Peynado, Esther Elisha, Jun Ichikawa e le scrittrici Marilena Delli Umuhoza e Marina Cuollo. Inoltre, spazio all'imprenditoria nel foyer dell'Auditorium Cult! che ospiterà brand e startup, con esposizioni dalle 17 alle 23.30. Si aggiunge un corner lettura su libri decoloniali in collaborazione con The Recovery Plan Firenze.

Dentro la sala, ma anche fuori con le passeggiate interculturali a 15 euro con Migrantour Bergamo offrirà passeggiate interculturali (gratuite per i bambini sotto i 12 anni). Le scuole secondarie di Bergamo e provincia parteciperanno a incontri e proiezioni.

Anche per chi non va spesso al cinema

Nel complesso Sergio Visinoni, di Lab80 Film, dichiara: «Questa edizione ci consente di valorizzare la nuova sala recentemente rinnovata dell'Auditorium Cult! diffusione culturale. Proporre cinema di qualità con un pubblico presente e attento, che si incontra e dialoga in modo molto partecipe, è da sempre un obiettivo fondamentale di Lab 80 film. Iff ha l'importante capacità di portare al cinema anche un pubblico poco abituato alla sala cinematografica, in un'epoca di piattaforme streaming, e di far scoprire o riscoprire il valore e il piacere del vero cinema».

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