Mezzo secolo

Dorotina di Mozzo, lì dove c'era un bosco ecco che adesso c'è una comunità viva

Prima il verde, poi le case. In questi anni, la zona è diventata qualcosa di più di un semplice quartiere, grazie anche ai parroci

Dorotina di Mozzo, lì dove c'era un bosco ecco che adesso c'è una comunità viva
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di Dino Ubiali

C’era una volta un bosco. Dove oggi si estende il quartiere Dorotina di Mozzo, mezzo secolo fa c’erano alberi, silenzi e natura. Poi arrivarono le case, le famiglie, i bambini. La fertilità cambiò forma, ma non smise mai di generare vita. Nacque così la Dorotina, un luogo che non si è mai accontentato di essere solo un quartiere, ma ha voluto diventare comunità viva, consapevole, solidale.

È una storia bella, quella che oggi viene celebrata. Una storia fatta di passi silenziosi e decisioni coraggiose, di preghiera e condivisione, di fede intrecciata alla quotidianità.

Negli anni Settanta, le prime famiglie si insediarono in questa zona allora periferica, incastonata tra Mozzo e Ponte San Pietro, e iniziarono a costruire non solo le proprie case, ma un nuovo modo di stare insieme, fatto di fiducia e presenza.

Venivano da paesi vicini e regioni lontane, anche nomi illustri come Roby Facchinetti dei Pooh, portavano esperienze diverse e memorie personali. In comune avevano un sogno: trasformare quel territorio senza storia in un luogo da abitare con il cuore. E fu proprio la diversità delle loro origini a diventare ricchezza: ognuno metteva qualcosa, ognuno imparava qualcosa. Ben presto nacque il desiderio di un punto di riferimento spirituale.

Le prime messe venivano celebrate in un negozio, trasformato con cura in spazio sacro. Era don Giovanni Martinelli, per tutti don Gioanì, a prendersene cura. Ma la comunità cresceva, e con essa il bisogno di radici.

Così nacque l’idea della chiesa (...)

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Commenti
Roberto Poma

E' Nata per motivi economici il proprietario dei terreni si e' fatto ingolosire dai soldi che gli hanno offerto,quelli che all' inizio hanno costruito le Ville poi sono arrivati i condomini e le palazzine,era meglio quando non c' era il collegamento diretto con Mozzo.

Paolo74

Era meglio se rimanevano gli alberi.

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