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Battuta d'arresto per l'Atalanta Under 23: l'Arzignano passa 3-1 a Caravaggio

Match condizionato dall'espulsione di Panada al 9' e da un arbitraggio che ha sollevato polemiche. Sfumato il sogno quarto posto

Battuta d'arresto per l'Atalanta Under 23: l'Arzignano passa 3-1 a Caravaggio
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di Alessandro Giovanni Pagliarini

Serata da dimenticare per l'Atalanta U23 al Comunale di Caravaggio, dove venerdì 18 aprile è andata in scena la 37ª giornata del campionato di Serie C, girone A. I nerazzurri sono stati sconfitti dall'Arzignano Valchiampo in una partita fortemente condizionata da un'espulsione diretta al 9' che ha costretto la Dea a giocare in inferiorità numerica per gran parte del match.

Falsa partenza

L'incontro si è messo subito in salita per i bergamaschi. Dopo un primo brivido al 6', con Benedetti che ha impegnato Vismara con un colpo di testa, al 9' è arrivato l'episodio che ha cambiato il volto della partita: l'arbitro ha ravvisato una trattenuta in area di Panada su Barba, decretando il calcio di rigore ed estraendo il cartellino rosso diretto per il centrocampista atalantino tra le veementi proteste dei padroni di casa.

Simone Panada

Dal dischetto, Boffelli non ha sbagliato, portando avanti i giallocelesti. L'Arzignano ha approfittato del momento favorevole e appena cinque minuti più tardi ha trovato il raddoppio con una splendida azione personale di Benedetti, che ha stoppato un pallone al limite dell'area e ha trafitto Vismara con un preciso tiro a giro.

La risposta della Dea

Nonostante il doppio svantaggio e l'inferiorità numerica, l'Under 23 non si è arresa e al 38' ha accorciato le distanze con un gol capolavoro di Bergonzi: l'esterno nerazzurro ha controllato un pallone respinto dalla difesa avversaria e ha scagliato un potente tiro di mancino all'angolino basso, riaccendendo le speranze dei nerazzurri.

Federico Bergonzi

Nel finale di primo tempo, i ragazzi di Modesto hanno sfiorato anche il pareggio con una punizione di Bernasconi, neutralizzata da un ottimo intervento di Manfrin, e ha reclamato un calcio di rigore per un'evidentissima trattenuta ai danni di Vlahovic, non concesso dalla terna arbitrale.

Ritmi alti nella ripresa

Nella ripresa, nonostante l'uomo in meno, gli orobici hanno continuato a spingere alla ricerca del pareggio, creando diverse occasioni. Al 61' Obric ha impegnato seriamente Manfrin con un colpo di testa su cross di Bergonzi, ma l'estremo difensore ospite si è opposto con un intervento prodigioso.

Mateo Scheffer

Le speranze dell'Atalanta si sono spente definitivamente al 77', quando Jallow ha segnato il terzo gol per l'Arzignano, rete accompagnata da ulteriori polemiche poiché arrivata in una fase di gioco in cui il guardalinee aveva segnalato un evidente fallo di mano di Bernasconi, scatenando un momento di incertezza generale nella difesa nerazzurra. La Dea ha comunque lottato fino allo scadere, colpendo anche un palo con Scheffer.

Uno zero che pesa

Una sconfitta pesante in virtù dei risultati delle altre pretendenti al quarto posto, ormai irraggiungibile per la Dea. AlbinoLeffe e Renate hanno vinto e si giocheranno la posizione insieme alla Giana Erminio nell'ultima giornata. Giana che ha pareggiato con la Virtus Verona, adesso a +1 sui nerazzurri. Sconfitta, invece, per il Trento, che resta a 54 punti al pari dell'Under 23, ora ottava con 2 punti di vantaggio sul Novara decimo.

Commenti
Marcello

Intanto l'obiettivo primario (mantenere la categoria) è stato raggiunto. La promozione in B non è affare per una seconda squadra. L'importante è (o sarebbe?) fare crescere professionalmente dei giovani su cui la società ha investito parecchio. Il resto non conta.

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