La vittoria sul Milan porta in calce la firma del Gasp. Un allungo dal sapore Champions
Lasciate alle spalle le tre sconfitte di fila, la Dea si è ritrovata al momento giusto nelle partite giuste, illuminando l'acume tattico di chi la guida

di Xavier Jacobelli
Retegui apre per Ruggeri, che serve Lookman, che crossa per Bellanova, che manda in rete Ederson con il suo ottavo assist stagionale: così, grazie a un gol da Play Station, l'Atalanta ha sbancato San Siro, è diventata sempre più terza rintuzzando l'avvicinarsi del Bologna, a -1 dai bergamaschi prima del fischio d'inizio a San Siro, e ha rispedito il Diavolo nell'inferno delle sue contraddizioni.
Dei 64 punti che conta in classifica (+10 rispetto a un anno fa), la squadra di Gasperini ne ha conquistati 36 in trasferta. Nessuno ha fatto meglio. La vittoria sul Milan porta in calce la firma del signore di Grugliasco, che ha letteralmente cambiato la partita con le tre mosse piazzate simultaneamente attorno al quarto d'ora della ripresa. Kossounou, al rientro dopo più di tre mesi; Ruggeri e Toloi hanno sostituito Zappacosta, Cuadrado e lo stoico Djimsiti, rimasto in campo per un'ora nonostante la distorsione alla caviglia. Bellanova, che nel primo tempo aveva francobollato Leao, l'altra scelta felice di Gasp, ha ricominciato a imperversare lungo la fascia di pertinenza, recitando quel ruolo decisivo sublimato dal passaggio vincente a Ederson, assieme a de Roon strepitoso rubapalloni.
I rossoneri che pure, prima dell'intervallo, avevano sussultato con Jovic, hanno girato a vuoto e non si sono più raccapezzati. Tanto che, alla fine, Conceiçao ha schierato tutti insieme Chukwueze, Gimenez, Sottil, Abraham e Joao Felix, che però non sono riusciti a fare manco il solletico a Carnesecchi.
Dopo la vittoria sul Bologna, l'Atalanta ha piazzato un altro allungo nella volata verso la Champions. Lasciate alle spalle le tre sconfitte di fila a zero reti realizzate - che non incassava da undici anni -, la Dea si è ritrovata al momento giusto nelle partite giuste, illuminando una volta di più l'acume tattico di chi la guida e ringraziando la società che, in estate, con un blitz caro al costume della casa, in 48 ore prese Bellanova. Amarissima, invece, la Pasqua rossonera. La decima sconfitta in campionato è la nuova, asprigna conferma di una stagione da buttare: la Coppa Italia, se conquistata, può salvarla soltanto parzialmente.
Fosse facile. Dietro l'angolo c'è già la seconda semifinale con l'Inter, presumibilmente smaniosa di rialzare subito la testa dopo lo scivolone di Bologna. Per quanto stanchi possano essere, i Campioni d'Italia partono favoriti se il Diavolo continuerà a essere così brutto come il suo autoritratto.
Tifoso della Dea, questa squadra mi fa vivere momenti di depressione e momenti di felicità, emozioni infinite, cosa posso volere di più? Sempre vicino a te mia Dea !!!🖤💙