Schiuma sospetta

Regione Lombardia dispone accertamenti di Arpa sull'inquinamento della Gronda Sud a Morengo

Europa Verde Sinistra italiana (cioè Avs) insistono sulle verifiche. Il problema va avanti da diversi anni, ma la causa del fenomeno non è mai stata scoperta

Regione Lombardia dispone accertamenti di Arpa sull'inquinamento della Gronda Sud a Morengo
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La schiuma alla confluenza del canale Gronda Sud nel fiume Serio, nel comune di Morengo, dovrà essere nuovamente monitorata da Arpa.

Disposti ulteriori accertamenti

Dopo l'interrogazione parlamentare del deputato Avs Devis Dori, depositata a marzo, è arrivata nei giorni scorsi la risposta della Regione Lombardia all’interrogazione presentata in Consiglio regionale dal consigliere Onorio Rosati, dello stesso partito. Nonostante la situazione risalga già a qualche anno fa, infatti, non è stata ancora trovata una risoluzione e perciò si sono resi necessari ulteriori accertamenti.

A farsi portavoce dell’inquietudine dei cittadini e delle istanze di tutela ambientale sono stati anche i co-portavoce di Europa Verde Bergamo, Giuseppe Canducci e Oriana Ruzzini, e il segretario provinciale di Sinistra Italiana, Alfredo Di Sirio.

Ancora sconosciute le cause

«Da anni - ha commentato il deputato Devis Dori - i cittadini denunciano un fenomeno che ha evidenti ripercussioni ambientali e potenzialmente anche sanitarie, e da anni non si vuole andare alla radice del problema. Vogliono dirci chi sversa nel corso d'acqua e cosa? Se la schiuma si crea in quel punto ogni mattina a partire da una certa ora, significa infatti che in un preciso orario qualcuno potrebbe sversare sostanze nell'acqua con una certa precisione oraria.

Arpa avrebbe dovuto disporre una nuova campagna di campionamenti senza necessità di un intervento della politica nazionale, ma su richiesta dei cittadini, come avviene da molto tempo, restando inascoltati. Serve impegno strutturato, inter-istituzionale e trasparente per risalire alle cause: serve un piano di monitoraggio costante e una verifica sistematica degli scarichi industriali nel reticolo idrico coinvolto. Finché non sarà risolto, come Avs continueremo ad occuparcene».

D'accordo con Dori il consigliere regionale Rosati: «La Regione ha il dovere di agire con tempestività e trasparenza. Il quadro fornito da Arpa evidenzia la complessità del sistema, ma non può giustificare l’inerzia. Dopo anni di segnalazioni, di tavoli e di controlli, non è più accettabile che non si sia ancora individuata la fonte dell’inquinamento. Regione Lombardia deve attivarsi per garantire un monitoraggio permanente per assicurare piena chiarezza e legalità».

Per Oriana Ruzzini e Giuseppe Canducci, il caso della Gronda Sud è dimostrazione di come la gestione ambientale venga spesso trattata con superficialità, nonostante l’impatto diretto su biodiversità e salute pubblica. «Il fiume Serio non può continuare ad essere un ricettacolo di sostanze sconosciute e potenzialmente nocive. Chiediamo che si dia priorità alla ricerca degli scarichi, azione che non può essere in capo solo ai comuni» hanno dichiarato.

«La competenza del reticolo idrico è della Regione e del consorzio di bonifica, è loro responsabilità agire nella tutela della salute pubblica individuando le fonti inquinanti e sanzionando chi scarica tensioattivi nei canali e nelle rogge. Esigiamo trasparenza nella comunicazione dei dati, che devono essere accessibili».

A chiedere verifiche sulle cause del fenomeno è anche il segretario provinciale di Sinistra italiana Di Sirio: “Questa è una questione che riguarda la qualità della vita delle persone che vivono a Morengo e nei comuni limitrofi. L’assenza di risposte concrete genera sfiducia nei confronti delle istituzioni e lascia le comunità in balia dell’incertezza».

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