Bergamo 70ª in Italia per qualità del clima: poco sole, tanta pioggia e più eventi estremi
L'Indice del Clima del "Sole 24 Ore" posiziona la nostra provincia dalla parte delle peggiori. Ci salviamo per quanto riguarda il caldo estremo

Se quella di Bergamo è la provincia migliore per qualità della vita secondo l'Indagine sulla qualità della vita del Sole 24 Ore pubblicata a fine 2024, certo non lo è grazie al clima. La più approfondita analisi sull'Indice del Clima resa nota oggi (28 aprile) dalla medesima testata - e tramite la piattaforma interattiva collegata - vede infatti la nostra provincia posizionarsi al settantesimo posto su 107 in Italia. Si trova quindi nella metà peggiore.
Non male per essere al Nord
Il podio va tutto alle province del Sud, con Bari medaglia d'oro, Barletta-Andria-Trani d'argento e Pescara di bronzo. Bisogna aspettare il settimo posto per trovarne una del Nord, Trieste, e gran parte di territori che come Bergamo si trovano nella parte più settentrionale della penisola si trovano effettivamente dalla sessantesima posizione in giù. Quindi si può dire che Bergamo è in linea con la sua posizione geografica.
Il metodo
La classifica finale dei 107 Comuni capoluogo di provincia è il risultato della media dei punteggi ottenuti dalle diverse città in quindici indicatori climatici presi in considerazione, validati dal team di meteorologi di 3bmeteo. Per ogni parametro è stato calcolato il valore medio registrato in ciascuna città, a partire dai dati metereologici rilevati per fasce esaorarie sull'arco del periodo 2014-2024. Alcuni indicatori sono considerati positivi (più alto è il valore, migliore è la performance della città) altri negativi (più basso è il valore, meglio è).
Poco sole, tanta pioggia di colpo
L'indicatore peggiore per la Bergamasca è il "soleggiamento", ovvero la media di ore di sole al giorno nel periodo 2014-2024, che la vedono al 98° posto. E fa anche freddo, tanto che la provincia è al 77° posto per numero di giorni annui con temperatura massima percepita inferiore ai 3°C.


Non meglio vanno le precipitazioni estreme: i giorni con accumulo di pioggia maggiore di 40 mm ogni sei ore (96° posto) e l'intensità pluviometrica, cioè l'accumulo medio (in mm) per ciascun giorno piovoso (94°).
L'aria non circola
Male anche la circolazione dell'aria, intesa come periodi di almeno quattro giorni con precipitazioni minime, vento basso e senza nebbia. La Bergamasca è al 96° posto. Si sente poi la mancanza di brezza estiva, quella che tra luglio e settembre porta un po' di frescura, con il nostro territorio all'87° posto.
Benino...
A Bergamo e provincia va meglio in termini di ondate di calore (32° posto), notti tropicali (29°), caldo estremo (24°) e giorni consecutivi senza pioggia (30°). Questo può essere collegato alla presenza delle Valli e delle Orobie, il cui influsso si fa sentire soprattutto nella parte alta della provincia, nonché le sponde del Sebino, che mitigano il clima più asfissiante della città e ancor più della Bassa.
Sempre peggio
La percezione in questi anni è stata certamente di un peggioramento, soprattutto per quanto riguarda il caldo estivo in città. E non è solo una sensazione: nonostante il buon posizionamento nella media Italiana, i dati dimostrano che anche a Bergamo la situazione è peggiorata per quanto riguarda gli eventi estremi.
Basti pensare che in città (in questo caso il dato è misurato solo sui capoluoghi e non su tutta la provincia) le notti tropicali nel 2008 furono 32, mentre nel 2024 sono state 69, passando per il dato pari a 74 del 2022, uno degli anni più caldi del decennio. Così anche le ondate di calore, sei nel 2008 e diciotto nel 2024. In generale, il grafico di Lab 24 mostra come il peggioramento e la frequenza di questi eventi estremi sia un fenomeno ormai in aumento dal 2015.
Le notti tropicali del 2008 sono 32 quelle del 2024 sono 69. Quelle del 1985 sono state solo 8. Quanto cemento e quanto asfalto è stato colato sul territorio nel frattempo?
Se le inventano tutte.