«era necessaria»

Una terza linea del forno crematorio al cimitero di Bergamo pronta per fine 2026

Il concessionario Srl, che si farà carico delle spese di progettazione e realizzazione, ha chiesto un nuovo accordo con il Comune

Una terza linea del forno crematorio al cimitero di Bergamo pronta per fine 2026
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La Giunta comunale di Bergamo ha approvato oggi (lunedì 28 aprile) la delibera per l’implementazione di una terza linea del forno crematorio al cimitero monumentale in coerenza con la pianificazione regionale. Si tratta di una previsione strategica, volta a garantire una maggiore efficienza e continuità del servizio per la cittadinanza.

Il bando regionale

L’iniziativa nasce nell’ambito del bando regionale n. 1619/2024, promosso dalla Direzione generale Welfare di Regione Lombardia, a cui il Comune ha partecipato presentando la propria candidatura. A seguito di questa procedura, la Regione nel luglio 2024 ha comunicato l’accoglimento dell’attività istruttoria per la realizzazione di una nuova linea crematoria, con una capacità prevista di 1.200 cremazioni annue.

L’esito positivo della verifica preventiva regionale ha validità di un anno dalla pubblicazione del decreto, entro il quale deve necessariamente essere stata depositata istanza di Autorizzazione unica ambientale (Aua).

La linea pronta a fine 2026

La proposta presentata dall’attuale concessionario Scb Servizi Cimiteriali di Bergamo Srl prevede, secondo la prima ipotesi di Piano economico finanziario di massima, che la società si faccia carico delle spese per progettazione e installazione. A fronte di questo impegno, si è richiesta una modifica della durata della concessione in essere per altri cinque anni, insieme a una nuova revisione complessiva delle condizioni economico-finanziarie che regolano l’equilibrio del rapporto di concessione attualmente in vigore.

Il cronoprogramma stabilisce che la nuova linea dovrebbe essere attivata entro il 31 dicembre 2026. «Questa delibera di indirizzo - ha dichiarato l'assessore ai Servizi cimiteriali, Giacomo Angeloni - rappresenta un passo concreto nella programmazione e nella previsione di un potenziamento necessario, a beneficio di tutta la comunità bergamasca».

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