«Cosa fa il Comune di Bergamo per i senzatetto?»: l'assessora Messina risponde
La consigliera Laganà (FdI) ha sottoposto un'interrogazione alla giunta alla quale l'amministratrice ha risposto punto per punto

Con l'aumentare delle segnalazioni riguardanti la presenza di persone senza fissa dimora per le strade di Bergamo e la sempre più diffusa preoccupazione da parte dei cittadini in merito, la consigliera di Fratelli d'Italia Cristina Laganà a fine marzo aveva mandato un'interrogazione per ottenere «chiarimenti sulla catena dei servizi sociali e della sicurezza per i senzatetto».
La risposta dell'assessora ai Servizi Sociali Marcella Messina è arrivata e risulta particolarmente puntuale nel rispondere ai dubbi e alle questioni della consigliera.
I servizi in campo
Laganà era partita dalla richiesta di conoscere i servizi attivi per i senzatetto e quale sia la loro capacità operativa in termini di accoglienza e supporto, aggiungendo poi la richiesta di spiegare come avvenga il coordinamento tra i diversi soggetti coinvolti.
L'assessora ha quindi elencato le cinque tipologie principali di azioni in campo:
- servizi di accoglienza residenziale, che comprendono dormitori maschili e femminili, con strutture che offrono posti letto notturni per persone senza dimora (fino a ottanta posti al Galgario) e residenze femminili con assistenza continua (fino ai nove gestiti dalle Suore e 17 da Il Mantello);
- servizi diurni e di sostegno, che si concentrano sul supporto alle persone che necessitano di assistenza durante il giorno (sono centri come Nuovo Albergo Popolare di Fondazione Opera Bonomelli, Spazio Irene, Centro Arcobaleno e Drop In) e sono punti di riferimento dove le persone possono ricevere pasti, supporto psicologico, consulenze, visite mediche e attività educative;
- servizi di Unità di strada, primo punto di contatto per le persone senza dimora che vivono in strada in condizioni di grave marginalità ed esclusione;
- servizi di Supporto e inclusione sociale, come il Punto sosta, il Servizio sociale professionale e il Servizio fermo posta, che forniscono assistenza e supporto nella gestione dei bisogni abitativi e lavorativi delle persone senza dimora;
- servizi di Emergenza e urgenza, che oltre alla gestione ordinaria dei servizi, prevede anche risposte tempestive a situazioni di emergenza e che comprende la mensa cappuccini (150 pasti pranzo) e la mensa stazione (150 pasti cena), che garantiscono i pasti alle persone in difficoltà.
I tavoli
Per quanto riguarda il loro coordinamento, Messina sottolinea: «La sfida di oggi è dotarsi di un sistema di governance che permetta al sistema di crescere e rappresenti tutte le istanze. Per questa ragione in continuità con quanto fatto negli anni precedenti, si sono attivati diversi tavoli operativi». In particolare, sono stati attivati il tavolo progetto, nel quale vengono trattate situazioni complesse sul piano socio-educativo che richiedono una risposta sistemica e l'attivazione di più enti; il tavolo salute, per situazioni con complessità sanitaria; il tavolo strada che funge da un raccordo costante e trasversale tra gli enti che si occupano del presidio della strada. La tenuta della governance è in capo al tavolo di regia tecnico e al tavolo di regia politico.
Emergenze e amici a quattro zampe
La consigliera di minoranza aveva poi aggiunto alcune domande precise su due aspetti: la presenza di piani per l'emergenza freddo e l'esistenza di misure per l'ospitalità in emergenza o provvisoria anche in favore di senza tetto accompagnati dai propri animali d'affezione. L'assessora ha spiegato: «Il Dormitorio Galgario nel periodo più tipicamente invernale (novembre-aprile) aumenta la sua capienza da 64 sino a 80 posti» e che «il progetto housing first prevede la presenza anche di animali da compagnia».
I costi
Alla domanda riguardante i fondi comunali, l'amministratrice ha risposto elencando tutti i progetti, gli investimenti per ciascuno di questi e la provenienza delle risorse (non soltanto da fondi comunali). Eccoli di seguito:
-
Lotto 1: Servizio sociale professionale (364.148,30 euro) - Fondo nazionale per la lotta alla Povertà e all'esclusione sociale;
-
Lotto 2: Unità di strada (333.235,56 euro) - Risorse comunali;
-
Lotto 3: Servizi semiresidenziali (poco meno di 130 mila euro) - Risorse comunali;
-
Galgario Dormitorio (175 mila euro) - Risorse comunali;
-
Nuovo albergo popolare (244 mila euro ) - Risorse comunali;
-
Pronto intervento Nap (100 mila euro) - Fondo nazionale per la lotta alla Povertà e all’esclusione sociale;
-
Housing First (82.397,04 euro) - Risorse comunali;
-
Rette strutture (240 mila euro) - Risorse comunali.
Potenziamenti
Ultima questione, la possibilità o meno di potenziare i servizi esistenti, rispetto alla quale l'assessora Messina ha risposto che sono già in campo operazioni di questo tipo. Ne fanno parte, il progetto di housing first che prevede la ristrutturazione (in corso) di cinque appartamenti di proprietà comunale; la realizzazione di un Centro servizi per il contrasto alla povertà aperto alla cittadinanza nell'immobile comunale di via Beltrami 33, attualmente in fase di ristrutturazione; la creazione di un Polo unico per la gestione dei servizi di bassa soglia e segretariato sociale professionale, che si traduce nella creazione di un unico punto di riferimento per i soggetti che vivono in strada.
L’assessore Messina, che svolge un ottimo lavoro, frutto di competenze, capacità e voglia di risolvere nel modo migliore le gravose situazioni che giornalmente le capitano nello svolgimento del suo mandato, risulta essere il migliore assessore del comune di Bergamo degli ultimi decenni. 👏👏👏 BRAVA MARCELLA, sei sulla strada giusta, continua così.
Ridicoli.... Assistenza??? Poi chiamano le forze dell'ordine per fare sgomberare???? Maaaaa
Solite chiacchiere e modo giustificare loro incapacità. Non dovevano farli stare bg. PD e curia. Chissa perché in città dell Emilia Romagna pd non ci stanno
Non ci sto, non mi sembra giusto, si usano le nostre tasse sudatissime, che ci vengono sottratte e ci tolgono la serenità perché pur lavorando da sempre siamo sempre più poveri, ci tolgono risorse per i nostri figli, ci tolgono fondi per la nostra salute ormai solo a pagamento e per la nostra vecchiaia visto che non andremo mai in pensione e/o con pensioni sempre più risicate. aiutare si ma solo chi si vuole davvero farsi aiutare e accetta di seguire un percorso per uscirne davvero con consapevolezza, non tutti, non chi ci marcia, non chi bighellona, non chi non rispetta le regole e delinque, non abbandoniamo chi chiede aiuto ma non disperiamo risorse per chi non vuole metterci del suo, la vita è severa x molti ma non per questo la maggioranza delle persone x bene si butta per strada o a delinquere, le difficoltà le incontrano tutti ma con molto coraggio e costanza si affrontano, per ultimo ma non meno importante perché chi si impegna, lavora con sacrificio e rinuncia sembra non abbia più diritti nemmeno quelli basilari e chi invece non lotta o cerca strade facili ha tutta queste attenzioni?vorrei ogni tanto vedere un articolo dove viene descritto con tanto dettaglio lo sforzo che la giunta sta facendo per l'assistenza agli anziani indigenti e soli, ai malati, ai disabili, alle famiglie con figli da crescere a chi perde il lavoro dopo i 50 anni, ai problemi psichiatrici in ampia crescita negli ultimi anni, questi problemi che sono tutti molto presenti nelle nostre famiglie o nella cerchia di conoscenti vengono affrontati con lo sforzo della cerchia ristretta del singolo e in forma privata quindi dando fondo ai propri beni e non sono sostenuti con fondi pubblici dedicati e con progetti di sostegno a doc e dalla società
Sbandati o no mica li puoi lasciare marcire per strada.... a parte che i fratelli d'italia la soluzione ce l'hanno... deportazione in albania