codice giallo

Seconda valanga in due giorni sulle Orobie: travolti in quattro sul monte Cabianca

Le conseguenze sono state meno gravi rispetto a quanto successo ieri a Valbondione. Attenzione al bollettino: indica un rischio "moderato"

Seconda valanga in due giorni sulle Orobie: travolti in quattro sul monte Cabianca
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Dopo il blocco di ghiaccio e neve che ha investito un escursionista nella tarda mattinata di ieri (venerdì 2 maggio) sulle montagne di Valbondione, oggi, sabato 3, c'è stato un grande distaccamento in una zona non troppo distante, sul monte Cabianca, nella conca del rifugio Calvi a Valgoglio.

In questo caso, come riporta il Corriere Bergamo, sono state ben quattro le persone sorprese dall'evento, tra le quali un ragazzo e una ragazza di 33 anni, ma fortunatamente le conseguenze sono state meno gravi.

Codice giallo

Il distacco si è verificato intorno alle 9.40 e subito sono intervenuti due elicotteri decollati da Bergamo e da Sondrio poi ripartiti in codice giallo. Allertati, oltre ai carabinieri della compagnia di Zogno, anche i tecnici del Soccorso alpino.

Il bollettino valanghe

Bisogna tenere presente che attualmente, nel Parco delle Orobie e quindi anche nella zona dove è avvenuto il distaccamento, il Bollettino delle valanghe segnala un rischio di 3 su 5 , quindi "marcato".

Questo a causa di «neve vecchia a debole coesione e neve bagnata sono la principale fonte di pericolo». Il bollettino segnala: «Sono possibili valanghe umide e bagnate di medie e, a livello isolato, di grandi dimensioni al di sopra dei 2200 m circa. Con l'umidificazione, principalmente sui pendii molto esposti a ovest, nord ed est e al di sotto dei 2800 m circa sono ancora previste valanghe umide e bagnate di medie e, a livello isolato, di grandi dimensioni. Le valanghe bagnate possono ancora distaccarsi in seguito al passaggio di un singolo appassionato di sport invernali».

«Con il rialzo termico diurno - si legge ancora -, nel corso della giornata il pericolo di valanghe bagnate aumenterà rapidamente. Inoltre sono possibili isolate valanghe per scivolamento di neve, attenzione soprattutto sui pendii erbosi molto ripidi nelle regioni con tanta neve».

Commenti
Pippo

Capisco la passione per la montagna è una cosa che ti entra nel sangue,però ragazzi la vita vostra e degli altri...cambiamo itinerario

Luca

Non c'è il due senza il tre . State vene a casa o fate escursioni più semplici , non l' ha ordinato il dottore di rischiare la pelle vostra e dei soccorritori. Soccorso da far pagare visto che era segnalato di non rischiare .

Francesco Giuseppe

Essere escursionisti, non significa per forza rischiare la propria vita e quella degli altri. La neve si sta sciogliendo e, da che mondo è mondo, scende dalle montagne con slavine e valanghe. Volersi mettere volontariamente nel pericolo non è intelligente; ci sono luoghi cui non bisogna avvicinarsi in questi periodi, nnon a caso tanti rifugi sono chiusi. Quanti dovranno ancora essere soccorsi, prima di capire che si può andare in montagna anche da altreparti meno pericolose, in questi periodi?

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