controversia risolta

Liceo Lussana, novità nel caso seconda lingua: resterà curriculare fino a fine ciclo

Dopo le proteste di aprile, la dirigenza annuncia l'accordo con l'Ufficio scolastico: tedesco e spagnolo rientreranno nell'organico autonomo

Liceo Lussana, novità nel caso seconda lingua: resterà curriculare fino a fine ciclo
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La protesta ha dato i suoi frutti. La seconda lingua straniera al liceo Lussana di Bergamo resterà nel curricolo scolastico e farà media nei voti, almeno per gli studenti che hanno già intrapreso questo percorso. Si chiude così positivamente (per quanto possibile) una vicenda che aveva visto, lo scorso aprile, andare in sciopero un centinaio di studenti contro la decisione di "derubricare" l'insegnamento di tedesco e spagnolo a materia extracurricolare.

L'annuncio

A confermarlo è la stessa dirigenza della scuola che, in un comunicato diffuso ieri (6 maggio), annuncia «risultati concreti» dopo un «dialogo costruttivo» con l'Ufficio scolastico provinciale: «Le discipline tedesco e spagnolo entreranno infatti nel curricolo a tutti gli effetti e verranno impartite da docenti facenti parte dell'organico dell'autonomia sino al termine del ciclo di studi già intrapreso».

La vicenda

La controversia era esplosa l'8 aprile, quando la dirigente Simonetta Marafante aveva comunicato, attraverso una circolare, la decisione di trasformare la seconda lingua straniera in materia extracurricolare. Una mossa che aveva scatenato l'immediata protesta degli studenti delle sezioni A e C, tradizionalmente caratterizzate dall'offerta della doppia lingua straniera, considerata per anni «fiore all'occhiello della scuola».

Gli studenti, scesi in sciopero, lamentavano di aver «aderito a un'offerta formativa che per oltre 15 anni ha contraddistinto il nostro Liceo come un'eccellenza sul territorio» e definivano «inaccettabile che, a pochi mesi dalla maturità, ci venga detto che il nostro percorso è "illecito"». Soprattutto, criticavano le modalità di comunicazione: «Nessun coinvolgimento degli studenti, dei genitori, dei docenti. La notizia ci è giunta attraverso voci, confermate solo in un secondo momento da una circolare».

L'11 aprile si era tenuto un incontro tra la dirigente, i rappresentanti degli studenti, le famiglie e il provveditore di Bergamo, Vincenzo Cubelli. In quell'occasione la scuola aveva confermato la propria decisione, pur lasciando aperto uno spiraglio per una mediazione.

Le motivazioni della scuola

Nel comunicato odierno, la dirigente Marafante spiega le ragioni che avevano portato alla contestata decisione: «Garantire un'offerta formativa diversificata ed aperta al futuro è per noi una priorità, ma va fatto nel pieno rispetto delle regole: la normativa non consente di affidare discipline curricolari ad esperti esterni, né di finanziare tali insegnamenti con contributi delle famiglie».

In sostanza, secondo la dirigenza, la seconda lingua era stata introdotta quindici anni fa con un iter «non del tutto accurato» rispetto alla normativa vigente. «Di fronte a una situazione che si protraeva da anni in forma irregolare, abbiamo ritenuto doveroso intervenire, con trasparenza e senso di responsabilità», sottolinea Marafante.

La soluzione

La svolta, dopo settimane di tensione, è arrivata grazie alla mediazione del Consiglio d'Istituto, in particolare della componente genitori, che la dirigente ringrazia per «aver saputo svolgere un ruolo fondamentale di mediazione, mostrando attenzione sia alle esigenze delle famiglie che alla complessità organizzativa e normativa».

La soluzione trovata prevede l'inserimento delle discipline nel curricolo e l'affidamento a docenti dell'organico dell'autonomia. Secondo la scuola: «non solo una soluzione efficace, ma anche un esempio di buona amministrazione e di dialogo costruttivo».

La dirigente riconosce come «le recenti proteste studentesche abbiano messo in luce il forte interesse degli alunni verso l'internazionalizzazione ed in particolare per i percorsi linguistici di tedesco e spagnolo». Pur ribadendo la necessità di «distinguere tra giuste aspettative e condotte conformi alla legge».

Per gli studenti che avevano scelto le sezioni con la doppia lingua straniera si tratta di un importante risultato, che garantirà loro la continuità del percorso formativo intrapreso. Il Liceo Lussana, dal canto suo, conferma «il suo impegno nel garantire ai propri studenti percorsi di qualità e orientati al futuro, all'interno di una comunità scolastica capace di affrontare anche le sfide più complesse con spirito collaborativo e visione strategica».

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