Sul tema del “Fallimento”

Due performance itineranti in città per il fine settimana conclusivo del Festival Orlando

Sabato 10 maggio è la volta di “Manifeste”, con azioni teatrali in diversi luoghi della città; domenica 11 lezione di botanica sui tacchi, alla scoperta dell’essenza queer dell’universo vegetale

Due performance itineranti in città per il fine settimana conclusivo del Festival Orlando
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Termina domenica 11 maggio la 12esima edizione del Festival Orlando, che quest’anno si incentra sul tema del “fallimento”. Per il fine settimana conclusivo segnaliamo in particolare due performance itineranti negli spazi urbani di Bergamo (mentre il programma completo si trova su orlandofestival.it).

Partiamo da “Manifeste”, a cura di Silvia Briozzo (attrice e regista) e Barbara Boiocchi (disegnatrice e danzatrice), si svolge sabato 10 maggio alle 15. Risultato del laboratorio dedicato alle donne over 60 (che dura da anni, all'interno del festival, e ogni anno produce uno spettacolo), che quest'anno si è “incrociato” con le donne di Spazio Irene del Dormitorio Galgario di Bergamo e il progetto Tantemani - officina sociale di serigrafia.

La performance consiste in azioni teatrali in diversi luoghi della città, a cui il pubblico potrà assistere spostandosi lungo un percorso: negli stessi luoghi si potranno vedere “segni grafici e poetici” (diciamo espressioni artistiche concrete) che sono proprio il risultato di questi incroci tra persone con esperienze, opportunità e complessità diverse. Obiettivo: rendere visibile l'invisibile, portare alla luce comunanze e differenze, superando l'idea stessa di marginalità e smontando i pregiudizi.

Partecipazione gratuita, iscrizione richiesta a prenotazioni su orlandofestival.it (il luogo della partenza sarà comunicato al momento dell'iscrizione).

Performance 2024 Gruppo Over60 -PhCarlo Valtellina 3 - Copia
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Performance 2024 Gruppo Over60 -PhCarlo Valtellina 4 - Copia
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Performance 2024 Gruppo Over60 -PhCarlo Valtellina 6
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Domenica 11, ore 11.30 e 15, è la volta di “Botanica queer”, di e con Ulisse Romanò delle Nina's Drag Queen (e biologo): lezione di botanica sui tacchi, alla scoperta dell’essenza queer dell’universo vegetale (riflessione mobile sul rapporto essere umano-natura).

Consiste in un percorso itinerante in città insieme alla Drag Queen Demetra, alla ricerca di risposte: le piante sono intelligenti, dotate di sensi a noi sconosciuti, non gerarchiche e tendenzialmente cooperative. In qualche modo sono queer: viariopinte, multiformi, hanno genere fluido, sono difficili da inquadrare in poche categorie.

Attraverso un percorso legato alle piante, si racconterà cosa significa essere “queer” e vivere come le piante: considerate esseri inferiori, poco più che inanimate, sono in realtà esseri con risposte raffinatissime di adattamento alla realtà e necessari per la sopravvivenza di tutto il pianeta.

Botanica-Queer_PH_Chiara Pavolucci
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BotanicaQueer-Ph-Alessandro-Villa
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