Il terribile incendio in centro a Ponte San Pietro «non è stato un semplice incidente»
Toccagni lancia l’allarme su «impianti obsoleti, normative inadeguate e materiali non a norma». Il Comune annuncia controlli e ringrazia i soccorritori
di Laura Ceresoli
«L'incendio di domenica (11 maggio, ndr) non è stato un semplice incidente, ma un campanello d'allarme che ci impone di riflettere sull'importanza della sicurezza abitativa».
Con queste parole l’ ex segretario del Pd di Ponte San Pietro, Pierluigi Toccagni, tramite una lettera inviata al giornale, commenta il rogo che ha devastato un appartamento ubicato al quinto piano (di sei) di un edificio in largo IV Novembre. Le fiamme hanno creato una colonna di fumo visibile da tutto il paese, costringendo alcuni residenti del palazzo Finazzi a rifugiarsi sul tetto.
Toccagni, che ben conosce le dinamiche del suo territorio, delinea una serie di criticità strutturali: «Le normative sulla sicurezza spesso si rivelano inadeguate per i piccoli condomini, con troppe possibilità di deroga. Le fasce più vulnerabili della popolazione spesso vivono in alloggi con impianti obsoleti e senza risorse per la manutenzione. L'uso crescente di dispositivi elettrici, dalle batterie dei monopattini agli elettrodomestici vecchi, aumenta i rischi in abitazioni non preparate. Molti materiali edilizi ancora in circolazione non rispondono agli standard moderni di sicurezza antincendio. Questa volta abbiamo avuto fortuna, ma non possiamo continuare a contare sulla casualità. Servono interventi strutturali».
Presenti sul posto vigili del fuoco, carabinieri, personale del 118, stradini e operai comunali, il sindaco Matteo Macoli e l’assessore Mario Mangili. Le squadre intervenute hanno provveduto all’evacuazione dell’intero edificio, dieci persone hanno riportato sintomi da intossicazione e sono state portate in ospedale per accertamenti. L’incendio non si è propagato su altri appartamenti.




Dal sopralluogo e dalla relazione dei vigili del fuoco, i danni strutturali subiti dal solaio del quinto piano rendono parzialmente fruibile anche l’appartamento del sesto piano, in particolare nella zona sovrastante l’area maggiormente danneggiata. In accordo con i carabinieri è stata richiesta nei prossimi giorni l’attivazione del Nucleo investigativo antincendi al fine di determinare le cause: in attesa l’abitazione danneggiata è stata dichiarata inagibile e posta sotto sequestro. La mattina seguente operatori della ditta G.Eco hanno pulito l’area stradale interessata dalla caduta di detriti dall’alto.
Ma mentre i soccorritori lavoravano, una famiglia senegalese (padre, madre e tre figli, tra cui un ragazzo minorenne) perdeva tutto e sui social divampava la polemica sulle possibili responsabilità. I servizi sociali, tra la serata di domenica 11 e la giornata di lunedì 12 maggio, si sono attivati in rete e hanno trovato una soluzione temporanea di alloggio all’hotel “Due pini” di Mapello.
Il sindaco Macoli ha ringraziato vigili del fuoco, soccorritori, forze dell'ordine e addetti comunali per il pronto intervento effettuato con assoluta professionalità, e il personale dell’assessorato ai Servizi alla persona per la rapidità nella gestione dell’emergenza occorsa al nucleo familiare rimasto drammaticamente privo di abitazione: «Nell'esprimere sentimenti di particolare gratitudine anche ai cittadini che per primi hanno lanciato l'allarme - ha dichiarato - formuliamo i migliori auguri di rapido ristabilimento e recupero per i residenti nel condominio che hanno avuto bisogno di cure e accertamenti in ospedale». (...)
Per carità, tutto sarà stato in regola ma penso che quando si affitta uno stabile soprattutto ad uso abitativo, gli impianti debbano essere a norma (libretto manutenzione caldaia, dispositivo elettrico salvavita etc....) Basterebbe prevedere nel contratto d'affitto la menzione che tutto ciò sia secondo legge....e perché no, all'atto della visita di verifica della residenza effettiva da parte della polizia locale mostrare agli agenti i libretti di manutenzione obbligatori....e poi segnalarne almeno le inadempienze ....