Nuova stazione elettrica a Mozzo: investiti 32 milioni di euro per potenziare la rete
Il piano di interventi, presentato da Terna, prevede anche un elettrodotto interrato che attraverserà il territorio fino a Ponte San Pietro

Via libera dal Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza energetica al progetto che cambierà il volto della rete elettrica nella provincia orobica. Il piano di interventi, presentato da Terna, prevede la realizzazione di una nuova stazione elettrica a Mozzo e un elettrodotto interrato che attraverserà il territorio fino a Ponte San Pietro.
Il progetto
L'investimento complessivo ammonta a circa 32 milioni di euro, come confermato ieri dalla società di trasmissione elettrica nazionale guidata da Giuseppina Di Foggia.
«Le nuove infrastrutture consentiranno di rafforzare significativamente la magliatura della rete - spiegano i tecnici di Terna -, incrementando l'efficienza e l'adeguatezza del sistema elettrico nell'area bergamasca, particolarmente importante per la presenza di numerose attività produttive e residenziali».
Il cuore dell'intervento sarà la nuova stazione elettrica da 132 kV nel comune di Mozzo, realizzata con tecnologia blindata compatta che promette di ridurre al minimo il consumo di suolo, aspetto non secondario in un territorio già fortemente urbanizzato.
I dettagli
Per alimentare l'impianto verranno realizzati due raccordi alla linea esistente 220 kV "Cassano CS - Venina" e un elettrodotto in cavo interrato che collegherà la nuova infrastruttura alla Cabina Primaria "Ponte", di proprietà del distributore locale, attualmente utilizzata per alimentare un Data Center situato nel Comune di Ponte San Pietro.
Il tracciato dell'elettrodotto, lungo oltre 1,5 km, si svilupperà quasi interamente lungo le strade urbane tra i comuni di Ponte San Pietro e Mozzo, minimizzando così l'impatto sul territorio. «Utilizzeremo isolamento in Xlpe, ovvero polietilene reticolato estruso - precisano da Terna -, una tecnologia di ultima generazione che garantisce alta affidabilità e sostenibilità».
A completamento del progetto è prevista anche la demolizione di un breve tratto dell'attuale linea aerea a 220 kV, con un ulteriore beneficio in termini di impatto paesaggistico.
Il piano
L'intervento si inserisce nel più ampio piano di sviluppo 2025-2034 che Terna ha previsto per la Lombardia, con investimenti complessivi pari a 1,8 miliardi di euro nei prossimi dieci anni, il 40 per cento in più rispetto al piano precedente.
Tra le opere principali previste nella regione figurano il collegamento Hvdc Milano-Montalto (parte del progetto nazionale Hypergrid), il riclassamento dell'elettrodotto a 220 kV Cassano-Chiari, il riassetto della rete elettrica di Brescia e nuovi interventi per alimentare i futuri Data Center previsti sul territorio lombardo.
Attualmente, Terna gestisce in Lombardia oltre 8 mila chilometri di linee ad alta e altissima tensione e 134 stazioni elettriche, un'infrastruttura cruciale per il funzionamento del sistema produttivo e per la vita quotidiana dei cittadini.
Bello. Unica pecca è che potevano essere messi sui tanti capannoni invece di occupare altro suolo