I lavoratori Lidl della Bergamasca in sciopero: carichi troppo pesanti e turni incerti
Oltre quindici i punti vendita interessati, che incroceranno le braccia sabato 24 maggio in occasione della mobilitazione nazionale

Anche le lavoratrici e i lavoratori Lidl della provincia di Bergamo incroceranno le braccia sabato 24 maggio, in occasione dello sciopero nazionale proclamato da Filcams Cgil, Fisascat Cisl e UilTucs contro l'atteggiamento dell'azienda al tavolo sul contratto integrativo.
Carichi pesanti, turni incerti: le criticità
«A fronte di un fatturato in crescita e utili consistenti (oltre 1,3 miliardi di euro di margine operativo lordo negli ultimi cinque anni), Lidl ha proposto soltanto buoni spesa e una tantum del tutto inadeguata alle richieste e al contributo quotidiano di chi lavora nei punti vendita» è quanto spiegano i sindacati.
In Bergamasca sono oltre quindici i negozi Lidl interessati, alcuni di prossima apertura. Le criticità segnalate riguardano, soprattutto, l'organizzazione del lavoro: carichi pesanti, turni incerti e un uso eccessivo della flessibilità oraria, che rende difficile la conciliazione tra lavoro e vita privata.
«Siamo tutte stanche e stanchi dell’eccessivo carico lavorativo - racconta Giuditta Lucchini, delegata Filcams Cgil Bergamo del punto vendita di Osio Sotto -. L’azienda vive un momento di floridità grazie al nostro lavoro quotidiano, ma non redistribuisce nulla».
In preparazione dello sciopero, si stanno svolgendo assemblee nei punti vendita per informare le lavoratrici e i lavoratori sulla vertenza in corso e discutere insieme le modalità di mobilitazione a livello territoriale.