Isidoro Moretti

La contessa Oldoini di Torre Boldone, che sedusse Napoleone III: la storia in un libro

«Fu istruita all’uso di cifrari e codici segreti, diventando una vera spia del Piemonte». Il 28 maggio, al centro Santa Margherita, la presentazione del saggio

La contessa Oldoini di Torre Boldone, che sedusse Napoleone III: la storia in un libro
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di Andrea Carullo

Donne che hanno fatto la storia d’Italia. È su una di loro, la Contessa di Castiglione, che si concentra il nuovo saggio critico pubblicato dal professor Isidoro Moretti, autore di Torre Boldone con all’attivo sette libri riguardanti il paese, undici pubblicazioni per l’insegnamento della lingua e della civiltà francese e un’apprezzata ricerca dal titolo “Viaggiatori a Bergamo e dintorni nel periodo romantico (1815-1850)”.

Alla luce di questa nuova pubblicazione e considerato il successo ottenuto lo scorso anno animando una serata dedicata ad Alda Merini, Moretti si ripresenta con un nuovo appuntamento centrato su una figura femminile ritenuta tra gli artefici del Risorgimento italiano: Virginia Oldoini Rapallini, meglio conosciuta come la Contessa di Castiglione.

​L’evento, organizzato dal circolo politico-culturale don Luigi Sturzo di Torre Boldone, avrà luogo mercoledì (28 maggio) nella sala del centro Santa Margherita alle 20.45. Sarà replicato nel pomeriggio di venerdì 30 maggio nella sede del circolo. Nessun obbligo di prenotazione, ingresso libero. Nei due appuntamenti, inoltre, la narrazione sarà integrata da video d’epoca.

«Durante il glorioso periodo del Risorgimento, il ruolo della contessa è stato spesso negato o sottaciuto dagli storici e dai ricercatori - spiega Moretti -. Erano tempi durante i quali alle donne era praticamente negata la possibilità di prendere parte in prima persona agli eventi relativi alla storia della nostra penisola; un’altra ragione furono i suoi stretti legami con Vittorio Emanuele II, di cui fu amante, e Camillo Cavour, ritenuto quest’ultimo “il padre della patria”».

Ed è proprio sul rapporto di Virginia Oldoini con lo statista piemontese che negli ultimi decenni è stato posto il focus (...)

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