Erba alta nei prati a Curno? Non è incuria, ma un gesto di attenzione alla biodiversità
Partono nel paese dell'hinterland le prime aree a sfalcio ridotto: obiettivi e benefici di una scelta sostenibile e non economica

di Monica Sorti
Non è segno di incuria, ma di attenzione alla biodiversità, se in alcune zone verdi di Curno, poche e solo in punti defilati e ben definiti, si trovano superfici con l’erba alta.
Sono le cosiddette aree a sfalcio ridotto, piccole porzioni in cui il taglio dell’erba viene effettuato meno frequentemente, permettendo alle piante di completare il loro ciclo vitale e di fiorire, a favore della biodiversità.
Questa pratica, sempre più diffusa in molte città italiane, contribuisce alla sostenibilità ambientale, riducendo l'impatto ecologico e migliorando la qualità dell'aria e del suolo.
È entrato da poco in vigore con il nuovo appalto del verde, in capo all’impresa Green Works di Casirate d’Adda. «Prevede sette tagli all’anno, il secondo dei quali è stato ultimato in questi giorni - dichiara il sindaco Andrea Saccogna -. Confidiamo che questo numero abbondante di interventi porti a un servizio ordinato e pulito, nonostante il cambiamento climatico causi delle difficoltà di gestione rilevanti. A maggio ha piovuto tantissimo e in modo irregolare e l’alternanza di pioggia e sole fa crescere l’erba più rapidamente».
Il contratto prevede anche due tagli specifici dei bordi strada e la potatura delle siepi, sempre in ambito pubblico. «Nel bando sono state individuate tre piccole aree all’interno dei parchi, che saranno lasciate a sfalcio ridotto. Come amministrazione, crediamo sia importante che il paese sia decoroso e ordinato, ma che siano necessari interventi che aiutino la biodiversità e la riduzione della temperatura, là dove sia possibile. Lo sfalcio ridotto non è una scelta per risparmiare, perché il nuovo appalto ha un valore di circa 121 mila euro all’anno. Se i sette tagli non saranno necessari, useremo l’economia per fare interventi di potatura straordinari. È un grande investimento, perché non si può risparmiare sulla manutenzione del verde».
Giuseppe Crotti, il consigliere con delega ai Parchi, all’arredo e al verde urbano, aggiunge: «La manutenzione del verde non è una cosa semplice, perché (...)
Sono balle, sig. RC. Troverà solo topi, serpenti vari, pantegane tra l'erba alta. Gli insetti, zanzare comprese aumentano, non diminuiscono. Dite la verità, non vogliono spendere qui per avere i soldi da spendere in sciocchezze varie.
Le favole che si raccontavano una volta erano più belle dai.
Ancora bisogna spiegare questa pratica? Diminuisce caldo e zanzare (più loro predatori). Certo non bisogna esagerare, ma gran parte delle aree dei parchi dovrebbero essere così.
Con l'attenzione alla biodiversità, diventeremo un'altra foresta Amazzonica. Se le inventano tutte.