Topi fuori dalle case Aler di via Moroni: dopo segnalazioni e lettera alle autorità, l'operazione straordinaria di pulizia
La società ha lasciato intendere che ci sarebbero state negligenze nel conferimento dei rifiuti, ma la vicenda è intricata

Un'invasione di grossi topi: ecco quello con cui hanno avuto a che fare per settimane gli inquilini delle case Aler di via Moroni a Bergamo. Gli animali, non certo benvoluti per ovvie questioni di igiene - oltre che di sicurezza, dato che a detta dei residenti erano anche abbastanza aggressivi -, avevano colonizzato i mucchi di rifiuti che si erano accumulati fuori dalle abitazioni. Un altro episodio che fa discutere, dunque, dopo quello degli alloggi di via Monte Grigna infestati dagli scarafaggi che però, a onor del vero, sono gestiti dalla società MM Spa e di proprietà del Comune.
Il problema dei roditori, comunque, si era trascinato, tant'è che gli abitanti avevano fatto una segnalazione a BergamoNews, con tanto di foto e lettera scritta alle autorità, per chiedere di risolvere la situazione. L'immondizia è stata poi rimossa dalla società lo scorso 30 luglio in un'operazione di pulizia di carattere straordinario, definita dall'ente «risultato di un lavoro di monitoraggio continuo e sistematico che Aler conduce sul territorio, non riconducibile a un obbligo diretto dell’Azienda».
L'intervento di Aler
Il presidente della sezione di Bergamo, Lecco e Sondrio, Corrado Zambelli, in un comunicato diffuso la scorsa giornata (martedì primo luglio) che sottolineava come avesse fortemente voluto l’intervento e dato mandato di agire tempestivamente, ha dichiarato che «la pulizia delle aree comuni e il corretto smaltimento dei rifiuti non sono competenze dirette di Aler, bensì responsabilità degli inquilini. Tuttavia, con senso di responsabilità verso la collettività e grande attenzione al decoro urbano e alla salute degli utenti, si è deciso di procedere comunque con un’azione straordinaria, pur non essendone formalmente tenuti».
La società ha inoltre già predisposto un nuovo invio di documentazione informativa agli inquilini per promuovere una corretta raccolta differenziata, mentre proseguirà un’azione di sensibilizzazione costante, come precisato dall'Azienda, «affinché tutti comprendano l’importanza del rispetto delle regole e degli spazi comuni».

Aler, inoltre, ha annunciato che si impegnerà a «individuare e sanzionare i responsabili delle situazioni di degrado, lavorando congiuntamente con la polizia locale. Un ulteriore passo di un percorso condiviso, che si inserisce nel quadro di azioni già avviate in sinergia con il Comune di Bergamo in tema di decoro urbano, come il protocollo di intesa finalizzato alla rimozione dei veicoli in stato di abbandono nelle pertinenze degli edifici Aler, nell’ambito del quale è già stata trasmessa una prima lista di autovetture che saranno rimosse nei tempi tecnici necessari alle verifiche amministrative».
In conclusione, Zambelli ha commentato: «Questi sono interventi straordinari che comportano costi non indifferenti. Per questo puntiamo su un maggiore senso civico da parte degli inquilini, per garantire uno stile di vita che sia dignitoso per tutta la comunità».
Una vicenda complicata
Sulla vicenda, però, occorrono forse alcune precisazioni: innanzitutto, il luogo fuori dalle case Aler dove era stata lasciata la spazzatura non era quello preposto in origine per quello scopo. Questo, però, in quanto come spiegato da un inquilino ancora a BergamoNews, a seguito degli interventi di riqualificazione degli edifici, gli addetti avevano chiesto di non lasciare più i rifiuti nel vano apposito, bensì all'aperto. Come in effetti poi si è fatto, con il risultato però che nessuno è più passato a ritirarli, nonostante si siano fatte diverse segnalazioni.

La spazzatura, quindi, ha poi cominciato ad accumularsi, con il successivo arrivo dei topi molesti. I residenti, esasperati, hanno deciso di scrivere in seguito una lettera alla sindaca Elena Carnevali, all'Ats e ad Aler, ribadendo ancora una volta la necessità di agire in fretta per il rischio di salute pubblica. Lettera a cui il 26 giugno scorso la Carnevali aveva in effetti risposto, scrivendo di condividere la necessità di un intervento tempestivo e di aver sollecitato Aler ad agire, assicurando che avrebbe tenuto monitorata la situazione con attenzione.
Da qui, poi, la successiva pulizia dell'area di Aler, avvalendosi della collaborazione degli operatori della raccolta rifiuti. Sulla base di queste ricostruzioni, sembra quindi che la questione non ruoti proprio - o non esclusivamente - attorno a una presunta negligenza degli inquilini nel gestire la loro pattumiera, quanto a delle circostanze particolari che si erano andate a verificare. Alla fine della fiera, comunque, i roditori morosi sono stati "sgomberati", senza tra l'altro scomodare il Decreto sicurezza.