Lingua madre

"A löi la tèra la bói", dice il proverbio. Ma speriamo non sia sempre così

I detti in bergamasco sul mese di luglio, quando anche partorire pare più facile

"A löi la tèra la bói", dice il proverbio. Ma speriamo non sia sempre così
Pubblicato:

Di Ezio Foresti*

In questi giorni il più classico dei nostri proverbi sul meteo di luglio sembra essere confermato dai fatti. Ma non tutti gli anni sono uguali. Quale morale potremmo trarne? Che i proverbi a volte sbagliano o, con più ottimismo, che prima o poi hanno ragione.

Per convalidare l’ipotesi, basta dare un’occhiata ai detti relativi a questo mese. Il primo segnale di un’abitudine che è poco cambiata nel corso del tempo è quando ol sul l’è ’n leù a s’biv ol vì col pestù, dove si evince che il consiglio di bere molto nelle giornate più calde da noi era riferito, e a volte lo è tuttora, non all’acqua ma al vino, bevuto a canna durante le pause del lavoro nei campi.

Doveva però essere rigorosamente rosso, almeno stando al motto vì bianch e capù de löi no i è piö bù. Passi per il cappone, alquanto indigesto in questa stagione, ma un calice di vinello bianco fresco è un peccato a cui parecchi di noi oggi non sanno rinunciare.

Conoscendoci, non poteva mancare un riferimento all’economia, quella antica dei bergamini che affermavano se a löi la te à bé, la maschèrpa la paga ìl fé. In altre parole, se questo mese ha un tempo favorevole, basterebbe il ricavato della sola vendita della ricotta per pagare le spese dell’alpeggio. Gli altri latticini prodotti figureranno così nella colonna del guadagno.

Sembra che questo fosse un periodo favorevole ai parti, dato che chi nass de löi no paga comàr. Incuriositi dall’apparente stranezza dall’affermazione, abbiamo cercato una qualche spiegazione sul web. E abbiamo trovato l’ipotesi che il calore possa accelerare i tempi della nascita, rendendo così inutile l’intervento dell’ostetrica, perché le temperature elevate aumentano il livello di alcuni ormoni che stimolano le contrazioni.

Non crediamo che questo tipo di informazioni fossero in possesso dei nostri vecchi, che con ogni probabilità si limitavano a registrare, anno dopo anno, il numero e la facilità delle nascite. Cogliendo nel segno, però.

*in memoria