Ultima settimana prima del raduno: se qualcosa deve accadere, meglio accada subito
Se qualcuno ha intenzione di andare altrove e ha una squadra (con proposta concreta in mano) da portare, tutto si può discutere

di Fabio Gennari
Al momento ci sono le certezze (Ruggeri che se n'è andato e Kossounou, Sulemana e Ahanor acquistati, più il rinnovo di Pasalic), ma pure tante voci che, ovviamente, destabilizzano un po' i tifosi. Retegui di qui, Lookman di là, Ederson da una parte, Carnesecchi dall'altra e chi più ne ha più ne metta.
Detto che non partono tutti - scontato forse, ma meglio ribadirlo - e che solo per i due attaccanti l'Atalanta potrebbe trovarsi in mano tra i 100 e i 120 milioni di euro, chiaro che il problema è poi spenderli bene, ma anche e soprattutto spenderli subito. Senza fretta, ma consapevoli che il futuro è adesso.
Quella che inizia oggi (7 luglio) è l'ultima settimana di vacanza che i calciatori nerazzurri hanno a disposizione prima di tornare al lavoro con Juric. Ecco perché, se ci fossero cose da fare (anche con i big) sarebbe importante muoversi subito e farle con decisione. Un'altra situazione Koopmeiners o un nuovo mal di pancia di Lookman a campionato iniziato non sono di certo situazioni comode da gestire. E allora, ribadito che l'Atalanta non vorrebbe cedere nessuno (e non ne ha bisogno), se qualcuno si impunta per andare via è importante che porti un'offerta concreta, così che la società possa valutarla per bene.
Il mercato, più passa il tempo, più peggiora. I valori tecnici, le aspettative, i progetti che interessano i giocatori sono sempre meno calibrati sul campo e quasi unicamente guidati dal portafoglio. Legittimo, ma avvilente per chi ancora crede nelle bandiere. Non ce ne sono quasi più, dunque meglio pensare a come rimettere in gruppo chi ha fame e voglia di emergere invece di focalizzarsi sui numeri di chi è qui ma vorrebbe partire. Senza rancore, ma con la necessità di fare le cose in fretta e per bene.