"Pota che Quiss!": da Albino ecco il gioco da tavolo che unisce tutta la Val Seriana
Ispirato al celebre Trivial Pursuit, ma tutto declinato in chiave locale con domande su cultura, detti popolari e storia del territorio

di Fabio Gualandris
Il sindaco di Albino, Daniele Esposito, ci presenta “Pota che Quiss!”, gioco da tavolo basato su Trivial Pursuit, ideato sul tema dell’invecchiamento attivo e focalizzato sugli over 65 spesso colpiti da solitudine e postumi della pandemia. Un gioco che da globale diventa locale, nel nome e nei contenuti.
Come nasce “Pota che Quiss!”?
«La European Cultural Foundation, fondazione culturale indipendente con sede nei Paesi Bassi, promuove la coesione sociale attraverso programmi europei come Europe Challenge, che unisce team di biblioteche e comunità locali per affrontare sfide specifiche. Il programma offre supporto economico (10 mila euro) per formazione, workshop, strumenti pratici, occasioni di confronto e visibilità europea. La richiesta sostanzialmente è la costruzione di progetti dal basso. Così, nel settembre 2023, come Sistema bibliotecario della Valle Seriana (quindi non solo come Comune di Albino) e in collaborazione con Terza Università di Bergamo, partecipiamo con il progetto “Quicksilver” che ha portato alla produzione del gioco “Pota che Quiss!”».
Come avete strutturato il progetto?
«Il percorso progettuale è stato sviluppato con il supporto dello studio 2di2 di Milano. Alcune biblioteche del territorio della Valle Seriana hanno ospitato incontri con cittadini over 65 per discutere bisogni e desideri, altri cittadini e utenti sono stati stati intervistati sul tempo libero. In gruppi di lavoro si è fatto sintesi iniziando a costruire il gioco con un centinaio di domande frutto del confronto con gli anziani, quiz che potranno essere incrementati nel tempo».
Come è stato accolto il gioco?
«Il progetto è stato finanziato e presentato, come passaggio successivo ci viene prospettata la possibilità di una presentazione ufficiale di “Pota che Quiss!” concretizzatasi a fine maggio ad Aarhus in Danimarca dove il lavoro viene particolarmente apprezzato (...)