Il 17 luglio

"Astrodimensionale": a Boltiere uno spettacolo sull'esplorazione del cosmo e della mente umana

Alle 21, al parco di via Vecellio 7, in scena la video performance artistica ideata da Raffaello Fiumana e arricchita dalla collaborazione di Emanuele Lorenzo Cavassa

"Astrodimensionale": a Boltiere uno spettacolo sull'esplorazione del cosmo e della mente umana
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di Elena Esposto

Giovedì 17 luglio, alle 21, al parco di Boltiere in via Vecellio 7 si terrà la video performance artistica Astrodimensionale ideata da Raffaello Fiumana, figura di spicco nel panorama artistico bergamasco, con una lunga carriera nell’insegnamento e nelle videoinstallazioni, arricchita dalla collaborazione di Emanuele Lorenzo Cavassa, esperto di sperimentazione multimediale.

La performance, che condurrà spettatrici e spettatori attraverso un’esplorazione dell’universo e della mente umana grazie all’impiego di suoni siderali, visioni oniriche e performance dal vivo, nasce dalla fusione di due spettacoli precedenti: A S T R O, il tour di supporto all’uscita del concept album omonimo di Emanuele Lorenzo Cavassa, e La dimensione di sopra, una performance con proiezioni, disegni, musica e letture ideata da Raffaello Fiumana.

«A S T R O è nato come un concept album dedicato all’esplorazione spaziale, unendo l’astrofisica alla storia della corsa allo spazio», risponde Emanuele quando gli si chiede come si intersecano l’esperienza dell’esplorazione spaziale e quella della mente. «Già quell’album era un viaggio, che dalla Terra attraversava la galassia per giungere alla meta ultima: il pianeta Solaris, che materializza i desideri. C’è sempre stata una intersezione tra cosmo e mente, nella mia produzione. Ripensandoci, poi, l’idea dell’esplorazione spaziale attraverso la mente è alla base di un romanzo di fantascienza che avevo letto anni fa: Dimenticami trovami sognami, di Andrea Viscusi, nel quale un Onironauta viaggia ai confini dell’universo nel sonno».

Lo spettacolo, diviso in due parti, comincia proprio con l’ascolto dell’album di Emanuele, accompagnato da proiezioni immersive, dinamici giochi di luci e letture ad alta voce che trasformano lo spazio scenico in una galassia pulsante, amplificando l’impatto emotivo di ogni nota.

Superato il confine stellare, lo spettacolo si addentra nelle profondità della mente umana e il viaggio continua con La dimensione di sopra, nella quale suoni sperimentali, performance teatrali e arte visiva si intrecciano in un flusso continuo, creando un’atmosfera sospesa tra sogno e realtà, dove il tempo si dissolve e la coscienza si espande.

La collaborazione tra Emanuele e Raffaello è nata per caso, ma fin da subito è apparsa chiara l’affinità nei loro percorsi. «Sia Raffaello che io ci siamo mossi nella pittura, tutti e due abbiamo lavorato con il video e la produzione multimediale, entrambi ci siamo occupati di performance visive - racconta Emanuele -. Collaborare su un progetto comune era l’inevitabile passo successivo. Le diverse forme di arte nello spettacolo sono la summa dei nostri percorsi artistici, l’unione di tutto quello che abbiamo fatto negli anni passati».

Quella del 17 luglio al parco di Boltiere sarà dunque un’ottima occasione per conoscere due artisti del territorio, oltre che per immergersi in un viaggio ai confini dello spazio cosmico e della nostra mente. Uno spettacolo che può apparire complesso, ma in realtà è adatto a chiunque, conclude Emanuele: «Nonostante i riferimenti scientifici e filosofici non è necessaria alcuna preparazione di base. Speriamo però di scatenare abbastanza curiosità in chi guarda da andare poi a cercare gli argomenti citati».