Marito e moglie di Castione: lui necessita di un nuovo rene, lei si offre, ma scopre un tumore
Primato per l'Azienda ospedale-Università Padova che ha compiuto un intervento mai provato prima. La coppia bergamasca ora sta bene

È una storia d'amore bella e potente, che arriva al punto in cui uno dei due decide di donare all'altro una parte di sé quella di Antonio Tomasoni, 54 anni, di Castione della Presolana, sposato con Silvia Poletti dal 2008.
Lui aveva bisogno di un donatore per un trapianto di rene, dopo che da a 35 anni ne già ne aveva subito uno per insufficienza renale. Lei era pronta a offrire il suo, ed era anche risultata compatibile, quando, durante i controlli prima dell'intervento, le sono stati trovati due calcoli e una piccola massa tumorale proprio nell'organo da donare.
L'intervento
Sarebbe potuta finire lì, invece i medici dell'Azienda ospedale-Università Padova, in particolare i professionisti dell'Uoc Chirurgia dei trapianti di rene e pancreas, diretta dalla prof.ssa Lucrezia Furian, e dai colleghi della Uc Urologia, diretta dal prof. Fabrizio Dal Moro, hanno deciso di non arrendersi. È stato così realizzato il primo trapianto di rene da vivente con nefrectomia parziale robotica. Questo significa che il tumore è stato asportato chirurgicamente con un robot dal rene della donna, preservando gran parte del tessuto sano così che l'organo possa funzionare regolarmente.
I dettagli
Successivamente, il rene è stato asportato ed è stato preparato al trapianto. In questa fase sono stati tolti anche i calcoli. L'organo così ripulito e pienamente funzionante è stato quindi impiantato nel marito della donna donatrice. Il meccanismo è riassunto in modo molto semplice da un video pubblicato dall'Azienda ospedale-Università di Padova.
L'intervento è avvenuto ad aprile e ha avuto successo. Ora entrambi conducono una vita normale.