Piante tagliate, il sindaco di Ponte San Pietro scrive ai residenti e spiega le sue ragioni
Sono partiti i lavori di riqualificazione al Villaggio Santa Maria: abbattimento delle piante esistenti e sistemazione dei marciapiedi dissestati

di Laura Ceresoli
«Ci scusiamo fin d’ora per gli inevitabili disagi viabilistici, ma al termine del cantiere avremo finalmente un viale nuovo e sicuro, ordinato e inclusivo, rispetto all’attuale situazione dissestata e pericolosa».
Comincia così la lettera che il sindaco di Ponte San Pietro, Matteo Macoli, ha inviato ai residenti del Villaggio Santa Maria per chiarire le ragioni dell’intervento su via Papa Giovanni XXIII, dove da martedì 8 luglio sono in corso i lavori per l’abbattimento degli alberi considerati pericolosi e la sistemazione dei marciapiedi.
Una decisione che nelle ultime settimane aveva sollevato critiche da parte dei cittadini e della lista di opposizione “Tu per Ponte al futuro”, che aveva chiesto una revisione del progetto. Nonostante le contestazioni, il cantiere è partito e sta procedendo tratto per tratto, per evitare il blocco totale della viabilità.

«Il pluralismo è il sale di ogni democrazia e le opinioni sono tutte legittime - scrive Macoli -. Rimuovere alberi non piace a nessuno, ma se si vuole amministrare con serietà bisogna anche valutare i progetti con cognizione di causa e non ideologicamente, ispirandosi quindi al rinnovamento, alla sicurezza stradale, all’incolumità delle persone e a un ambientalismo ragionevole e ragionato. Occorre riflettere attentamente anche sulle responsabilità, civili e penali, che in caso di incidenti sono in capo agli amministratori pubblici».
Macoli ricorda a tal proposito altre opere portate a termine nei mesi scorsi: dalla riqualificazione del viale del Cimitero alla pista ciclopedonale di via San Clemente, fino alla rotatoria sulla Briantea.
Il primo cittadino ribadisce che (...)