In Bergamasca 345 dipendenti

Sciopero nazionale dei lavoratori Lidl: il presidio fuori dal punto vendita di Osio Sotto

I sindacati Filcams Cgil, Fisascat Cisl e UilTuCS hanno proclamato la mobilitazione: chieste retribuzioni più alte, buoni pasto e meno carico

Sciopero nazionale dei lavoratori Lidl: il presidio fuori dal punto vendita di Osio Sotto
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Sull'intera rete Lidl Italia, Filcams Cgil, Fisascat Cisl e UilTuCS hanno proclamato uno sciopero che ha toccato anche il territorio di Bergamo e provincia, dove sono quindici i punti vendita attivi per un totale di 345 dipendenti. Nello specifico, nel piazzale di fronte al punto vendita Lidl di Osio Sotto (dalle 10.30 alle 12.30 di oggi, 18 luglio) è stato organizzato un presidio unitario di lavoratori e lavoratrici.

Retribuzioni più alte e buoni pasto

Al centro della mobilitazione c’è il rinnovo del contratto integrativo. L'azienda, che nell'esercizio 2024 ha registrato un utile vicino al miliardo e mezzo di euro e, negli ultimi cinque anni, ha visto crescere il fatturato per addetto a fronte di una riduzione dell'incidenza del costo del lavoro, offre sessanta euro in buoni spesa Lidl e un premio una tantum di cento euro, che può raggiungere i trecento soltanto in caso di firma immediata dell'accordo.

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Le organizzazioni sindacali giudicano la proposta inadeguata e chiedono l'introduzione di un salario variabile legato ai risultati, o in alternativa un aumento stabile delle retribuzioni, oltre al riconoscimento dei buoni pasto per tutti i dipendenti.

Cosa non funziona

Sul fronte dell'organizzazione del lavoro, i rappresentanti dei lavoratori denunciano carichi eccessivi, la mancanza di una programmazione certa degli orari e un ricorso massiccio alla flessibilità che, soprattutto per il personale part-time (circa il 75 per cento dell'organico) comporta ricadute negative e decisamente stressanti sulla vita familiare.

Da qui anche la richiesta di definire un calendario delle aperture domenicali che offra garanzie di conciliazione fra tempi di vita e di lavoro. Un tavolo di trattativa è stato formalmente avviato, ma per i sindacati le differenze restano troppo profonde.

L'invito ai clienti

Le sigle sollecitano quindi dirigenza Lidl a un confronto responsabile e di merito e, nel frattempo, invitano clienti e istituzioni a comprendere i disagi che potrebbero registrarsi nella giornata di sciopero, ritenuta inevitabile per sbloccare l'impasse negoziale.