Una giornata radiosa, con meteo ideale e tantissimi fedeli disposti a vivere la fatica dell’ascesa per unire fede e memoria. Sono stati più di cento gli escursionisti che hanno assistito ieri (domenica 7 settembre), a Gandino, alla messa in quota celebrata dal parroco don Ferruccio Garghentini ai piedi della Croce di Corno, di cui ricorre quest’anno (esattamente il 13 settembre) il Centenario dell’inaugurazione.
Sin da sabato sera, la Croce è stata illuminata con l’impianto a Led comandato da remoto installato negli ultimi anni. Per l’importante anniversario si è aggiunto anche un breve ma efficace e applaudito spettacolo pirotecnico. Don Garghentini, nel corso dell’omelia, ha ricordato come «è bello da quassù apprezzare il Creato, ma dobbiamo sempre render grazie al Creatore e ricordare chi ci ha preceduto con sacrificio e chi raccoglierà il nostro testimone di fede».
In quota c’erano tanti volontari da sempre legati alla Croce, con autorità e rappresentanti di tante associazioni: Filippo Servalli (sindaco), Lorenzo Aresi (Pro Loco), Martino Cattaneo (Cai Valgandino), Giambattista Gherardi (Atalanta Club Valgandino), Gruppo Alpini, Associazione Fanti. Al termine dell’intensa celebrazione, Gherardi, a nome del Comitato Croce costituitosi per i lavori del 2019, ha ricordato i dati salienti di una storia che segnala già nel 1900 una grande Croce in legno sul Monte Corno.
La Croce in ferro raggiunge 16,29 metri di altezza e 7,50 di larghezza, superando di oltre quattro metri quella del Resegone, anch’essa posata nel 1925 e probabile “stimolo” per l’orgoglio dei gandinesi. Ricordati – fra gli altri – il benefattore Luigi Radici, che finanziò la Croce, Luigi Parolini, montatore, e Lorenzo Bosio, muratore nel 1925, così come il decreto del vescovo Marelli che tuttora concede l’indulgenza plenaria di cinquanta giorni a chi recita tre Gloria ai piedi della Croce. Sono tuttora murate nel basamento una scheggia in pietra e una piccola croce di legno del Getsemani.
Nel corso del 2019, la Croce di Corno è stata oggetto di importanti lavori di manutenzione, resi necessari dal particolare degrado del basamento in calcestruzzo che metteva a rischio la stabilità complessiva. I lavori furono coordinati dall’architetto Alessandro Noris e realizzati dalla impresa edile Clemente Savoldelli, presenti per il Centenario. La Croce fu provvisoriamente rimossa il 10 luglio 2019 con uno spettacolare volo in elicottero e riposizionata con la medesima modalità il 5 settembre successivo.
Fu benedetta il 12 ottobre 2019 dall’arcivescovo mons. Paolo Rudelli, oggi nunzio apostolico in Colombia, con una particolare dedica al compianto volontario Lorenzo Rottigni. A tutti i presenti è stato consegnato un numero speciale del mensile La Val Gandino, ricco di documenti e foto legati ai “primi 100 anni” della Croce di Corno.