Solo sorrisi

Segnali importanti da Torino: l’Atalanta ha numeri interessanti e segna con tanti interpreti

Contro una compagine che aveva appena battuto la Roma e aveva pareggiato con la Fiorentina, i nerazzurri hanno comandato le operazioni

Segnali importanti da Torino: l’Atalanta ha numeri interessanti e segna con tanti interpreti

di Fabio Gennari

L’Atalanta vista in campo a Torino ha dato l’impressione di essere una “squadra” nel senso più pieno del termine. Quando sei costretto a fare due cambi in meno di mezz’ora, perdi due elementi del calibro di Zalewski e Hien eppure continuo a stare in campo con personalità, ordine tattico e propositività significa che hai un impianto preciso e ben strutturato. I ritmi non sono stati eccelsi ma la squadra ha sempre mantenuto il pallino del gioco, concedendo un po’ manovra ai padroni di casa solo negli ultimi 25 minuti.

In campionato la Dea ha segnato 9 gol (secondo attacco) con 7 marcatori diversi, da ReteguiLookman come coppia gol siamo tornati alla cooperativa della rete con tanti protagonisti che si prendono la scena, alternandosi con precisione quasi chirurgica. E il Torino, si badi bene, aveva 4 punti conquistati con Fiorentina e Roma dopo aver sbancato l’Olimpico solo 7 giorni fa. Vincere una partita con la superiorità che si è vista è un grande merito per la squadra di Juric.

Siamo solo all’inizio, il tempo per ogni valutazione è necessario e vale sia quando le cose non vanno al meglio sia quando numeri e risultati sono positivi. Serve lavorare ogni giorno e crescere, recuperando quanti più giocatori possibile e cercando di sfruttare sempre di più le proprie caratteristiche. Un (doppio esempio)? Krstovic in area di rigore è bravo a muoversi cercando la porta, Sulemana sta iniziando a mettere al servizio di tutti le sue doti e Samardzic si è acceso.

Un particolare, in aggiunta, è ancora più significativo: tutti si aiutano e danno una mano in difesa. Samardzic, ad esempio, ha chiuso primo per km percorsi in una gara in cui è riuscito ad essere decisivo nella zona offensiva, abbinando tante corse e recuperi all’indietro. In difesa Ahanor non ha fatto rimpiangere gli assenti, in mezzo De Roon e Pasalic hanno sbagliato pochissimo. Insomma, la Dea ha giocato da squadra e prestazione e risultato sono arrivati. Bene così, avanti verso la Juve.