Un grande parco-piazza, spazi verdi continui e negozi di vicinato di qualità: queste le parole chiave del progetto per l’area ex Mazzoleni, tornata al centro del dibattito politico di Seriate durante l’ultimo Consiglio comunale, convocato per l’approvazione dello Stato di attuazione dei programmi 2025 e del Documento unico di programmazione 2026-28.
Dodici anni. È da tanto che l’ex Mazzoleni, oltre 30 mila metri quadrati di via Marconi, rimane una ferita aperta nel tessuto urbano seriatese. Un’area industriale abbandonata che oggi torna al centro della politica cittadina, ma che dal 2012, quando lo stabilimento ha cessato l’attività, si è trasformata progressivamente in una terra di nessuno, alimentando il degrado della zona circostante.
Lo spazio vuoto si è trasformato in epicentro di problematiche sociali e di sicurezza: il sito ha attratto occupazioni, bivacchi e attività illegali come lo spaccio di droga. Episodi di vandalismo e intrusioni sono stati documentati, mentre la polizia locale ha inviato una diffida per lo stato di abbandono. Alcune segnalazioni hanno raggiunto persino la Prefettura, mettendo in luce come il degrado dell’area ex Mazzoleni e dei suoi dintorni sia diventato un problema di ordine pubblico.
Per questi motivi, nel corso della seduta consigliare, che ha toccato anche temi come il Piano del traffico, il raddoppio ferroviario Bergamo–Montello, la situazione della biblioteca Marabini e i negozi sfitti, la questione dell’area ex Mazzoleni è stata quella che ha acceso maggiormente il confronto tra maggioranza e opposizione.
A sollevare il tema è stato Marco Sironi (Sinistra per un’Altra Seriate): «Da anni se ne parla senza mai sapere davvero cosa stia avvenendo. Non abbiamo informazioni chiare, solo voci che si rincorrono per poi scemare nel nulla. Sarebbe utile un Consiglio comunale dedicato alle scelte strategiche sull’ex Mazzoleni».
Sulla stessa linea, Ugo Cornaro (Pd Seriate) ha invitato l’amministrazione a (…)