La riqualificazione

Ex convento dei Celestini, sbloccata la pratica. Entro fine anno l’acquisto da parte del Politecnico delle arti

Il ministero dell'Università ha confermato il finanziamento da 9,5 milioni per la ristrutturazione, mentre quello delle Finanze ha dato il nulla osta alla compravendita

Ex convento dei Celestini, sbloccata la pratica. Entro fine anno l’acquisto da parte del Politecnico delle arti

Dopo un periodo di stallo, si è sbloccata la situazione dell’ex convento dei Celestini a Bergamo: il via libera da Roma è arrivato, quindi il Politecnico delle arti potrebbe procedere all’acquisto della proprietà entro l’anno.

Via libera da Roma

A dare la notizia oggi (sabato 18 ottobre) su L’Eco di Bergamo è stato il presidente del Politecnico, Giorgio Berta, il quale ha reso noto che il Ministero dell’Università e della ricerca ha confermato il finanziamento di nove milioni e mezzo di euro per effettuare la ristrutturazione, mentre il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha dato il nulla osta per procedere alla compravendita del complesso.

Il procedimento si era impantanato, ma come spiegato da Berta il contributo del mondo politico bergamasco – ha citato Alessandra Gallone e la sindaca Elena Carnevali – ha offerto un aiuto significativo, garantendo l’uscita da una situazione diventata complicata.

Acquisto entro fine dell’anno

Ora pare si stiano definendo gli ultimi dettagli con Cassa depositi e prestiti, per poter poi chiudere l’operazione di acquisto entro la fine del 2025.

Entro ottobre, si dovrebbe giungere alla firma di un primo contratto. Poi dopo i sessanta giorni da lasciar passare per l’eventuale esercizio del diritto di prelazione, da parte dello Stato, si procederà siglando il secondo contratto, che stabilirà le modalità di acquisto e trasferimento della proprietà. Secondo gli auspici, l’atto definitivo si dovrebbe siglare entro la conclusione di quest’anno.

Le risorse per l’operazione

Al momento, si sta anche individuando la stazione appaltante per il cantiere di riqualificazione. Potrebbero svolgere questo ruolo il Comune o la Provincia, ma anche il Provveditorato o l’Università. Per comprare l’immobile, il Politecnico dovrà spendere sui sette milioni di euro (dei quali cinque provenienti da Cassa depositi e prestiti) e due dall’ente bergamasco, già a disposizione dopo l’approvazione del bilancio. Occorreranno invece appunto 9,5 milioni per la restaurazione e sistemazione degli edifici, risorse che verranno erogate quando lo stato dei lavori sarà avanzato.

L’intera operazione dovrà essere portata a termine nel 2028, quando scadrà il contratto di affitto per l’attuale sede del Conservatorio, in via Palazzolo. Da chiarire ancora come verranno gestiti e utilizzati gli spazi, anche se l’Accademia di belle arti potrebbe invece spostarsi dall’attuale sede, donata al Comune dal conte Giacomo Carrara, alla Gamec, che nel 2026 a cantiere concluso si trasferirà a sua volta nell’ex Palazzetto dello sport in via Pitentino.

Quest’ultima però è al momento unicamente un’ipotesi, non c’è ancora nulla di certo. Come precisato da Berta, ci si dovrà incontrare con responsabili ed insegnanti per capire quali possano essere le prospettive migliori.