Il Telegraph ci ha riprovato con i giocatori più sottovalutati

Dopo aver scatenato non poche polemiche intorno alla speciale classifica dei 20 giocatori più sopravvalutati di sempre, il noto quotidiano britannico Telegraph non ha fatto mancare una graduatoria riferita invece ai 20 calciatori che, per svariati motivi e nonostante una carriera non da poco, non hanno ricevuto i giusti riconoscimenti, almeno secondo i redattori britannici. Vi avvisiamo subito che anche in questo caso, su molti dei prescelti, potreste avere parecchio da ridire.
20) Shaka Hislop
Portiere amato dal suo tecnico Kevin Keegan, da noi italiani è noto soprattutto per aver “interrotto” la carriera di Gigi Casiraghi, quando quest’ultimo giocava al Chelsea: Hislop, con un'uscita irruente, causò la rottura del ginocchio dell'attaccante italiano. Una carriera spesa tra i pali del Newcastle e del West Ham con la grandissima soddisfazione dei Mondiali del 2006 giocati da titolare con la sua nazionale, Trinidad&Tobago.
19) Des Walker
La sua carriera, almeno secondo il quotidiano inglese, è stata negativamente influenzata dal fallo da rigore con cui “estromise” l’Inghilterra da USA ’94 e dalla fallimentare esperienza italiana alla Samp. Il Teleghaph lo descrive come un difensore elegantissimo, il migliore visto dai tempi di Bobby Moore. Permetteteci di dubitare.
18) Gheorghe Hagi
Primo caso su cui concordiamo con i giornalisti inglesi. Il Maradona dei Carpazi è stato un campione che ha entusiasmato le piazze calcistiche tra gli anni ’80 e ’90. Esploso allo Steaua Bucarest, si consacrò numero 10 a Madrid, prima di insegnare calcio in Turchia, portando il semi-sconosciuto Galtasaray a vincere la Coppa UEFA agli ordini di Fatih Terim.
17) Emile Heskey
Attaccante del Liverpool dotato di grande forza fisica, ma allo stesso tempo molto abile a muoversi nello stretto. Heskey deve gran parte delle sue fortune alla straordinaria stagione vissuta dai Reds nel 2000-2001, alla fine della quale il club del Merseyside vinse ben 5 trofei.
16) Miroslav Klose
Sottovalutare Klose equivale a firmare la propria condanna a morte. Pochi attaccanti nell’ultimo decennio hanno mantenuto costante il killer instinct sotto porta dimostrato dal bomber tedesco di origini polacche. Il Mondiale 2014 è stato per lui il primo titolo con la Nazionale teutonica, e gli ha permesso di superare Muller e Ronaldo tra i migliori marcatori di tutti i tempi nella storia dei Mondiali.
15) Peter Beardsley
Dopo Dalglish, fu lui a portare a termine il ciclo del grande Liverpool. Definito da Lineker «il miglior partner con cui io abbia mai giocato», Beardsley aiutò i Reds a conquistare due campionati, tre Charity Shield e una FA Cup.
14) Dunga
Può non stare simpatico per il suo modo di fare poco brasiliano, ma Carlos Dunga, chiamato così per la somiglianza con Cucciolo dei Sette Nani ("Dunga" in portoghese), è stato uno dei mediani più forti della storia verdeoro. Capitano del Brasile campione del mondo nel 1994, ha trascorso sei anni in italia tra Pisa, Firenze e Pescara.
13) Ray Parlour
Vediamo un po’ chi se li ricorda: Vieira, Gilberto Silva, Pires, Ljungberg e poi? Non si può elencare il centrocampo degli invincibili di Wenger senza nominare Ray Parlour, il rosso jolly della mediana che dove mettevi giocava. Ben 14 stagioni all’attivo con l’Arsenal per uno dei Gunners più amati di sempre.
12) Matthias Sammer
Caso raro di Pallone d’Oro assegnato ad un giocatore difensivo (era un libero), che destò non poco scalpore. Parlare di Sammer come di un giocatore sottovalutato sembra esagerato: il rosso difensore del Borussia Dortmund, campione d’Europa nel 1997, rientrava nella media di molti centromediani degli anni ’90.
11) Denis Irwin
Il soldatino Di Livio del Manchester United, l’irlandese che arava la fascia opposta a quella di Gary Neville. Irwin ha trascorso 12 anni ad Old Trafford, sempre agli ordini di Sir Alex Ferguson. Punto fermo della sua Nazionale, ha deciso di ritirarsi dal calcio nel 2004, dopo aver vinto tutto.
10) Claude Makelele
In molti si ricorderanno come, nel 2003, nell primo Real Madrid dei Galacticos venne criticata pesantemente la cessione di Makelele al Chelsea. Il giocatore francese, rivelatosi poi decisivo per i Blues, era il vero ago della bilancia dei Blancos: con la sua capacità di interdizione permetteva ai fenomeni davanti di esprimere tutto il loro potenziale.
9) Youri Djorkaeff
https://youtu.be/hrqf_OwWqXs
Nel definire Djorkaeff è difficile discostarsi dal termine "campione" e per spiegarlo non servono parole, basta il video di qui sopra.
8) Kevin Davies
Ecco una delle decisioni più misteriose da parte dei giornalisti britannici, forse influenzata dal senso di appartenenza patriottico. Centravanti vecchio stampo, Davies è stato un attaccante più devoto al gioco di squadra che al gol, tanto che il suo record personale sono le 11 segnature messe a segno nel Chesterfield.
7) James Milner
La duttilità è la caratteristica principale che ha permesso a James Milner di ritagliarsi da sempre un ruolo fondamentale nelle squadre in cui ha militato. Sin dai tempi del Newcastle, Milner ha saputo alternare classe e sostanza, condendo il tutto con molti assist e qualche gol importante; ciò gli ha permesso il grande salto al City, dove si è consacrato prima di passare al Liverpoool.
6) Chris Waddle
Ala con il vizio del gol, Waddle nella graduatoria è paragonato a giocatori inglesi come Hoddle, Joe Cole e Paul Scholes, perché in grado di saper dare il massimo in qualsiasi contesto di gioco. In questo senso il Telegraph sottolinea il suo ruolo chiave nel condurre il Marsiglia a vincere ben tre Ligue1 consecutive.
5) Nigel Clough
Figlio del ben più conosciuto Brian, proprio sotto la guida del padre, al Nottingham Forest, ha vissuto delle stagioni esaltanti, segnando complessivamente ben 101 reti. Ha vinto tre Coppe di Lega Inglese tra Forest e Liverpool.
4) Dirk Kuyt
Verrebbe da dire "vedi quello che si è scritto su Milner": l’adattabilità di Kuyt a tutti i contesti di gioco è la dote che nel corso della sua carriera ha saputo dar vita a un signor giocatore, espertissimo del gioco di fascia. In Brasile, nel ruolo quantomeno azzardato di terzino di spinta, è riuscito comunque a giocare un grande Mondiale con la sua Olanda. Tanto di cappello.
3) Stan Collymore
Un altro mistero di questa classifica è il perche sul terzo gradino del podio ci sia finito Collymore. Goleador del Liverpool di metà anni ’90, ha vissuto le sue migliori annate al Nottingham Forest, dopodiche è scomparso. Definirlo sottovalutato è una scelta assai discutibile.
2) Alessandro Costacurta
Qui bisogna fare un applauso agli inglesi perché spesso ci si dimentica di che grande difensore sia stato il buon Billy. Troppe volte si associa la scuola italiana dei difensori soltanto ai vari Maldini, Nesta e Cannavaro, oppure la difesa del Milan a Tassotti e Baresi (oltre a Maldini), tralasciando l’apporto chiave che ebbe Costacurta in entrambi i contesti.
1) Michael Carrick
Forse il primo posto è esagerato ma, tra i nomi segnalati in precedenza, il mediano dello United ci sta benissimo. Incontrista fenomenale e bravo in zona gol, Carrick ha saputo ereditare un ruolo difficilissimo, a Manchester, come quello lasciato da Roy Keane, arrivando a vincere anche la Champions League nel 2008.