Che si fa col diabete in vacanza? Suggerimenti per godersi l'estate
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Le alte temperature, se si soffre di diabete e si segue quindi una terapia insulinica, possono costituire un rischio in più. Per evitare che l’estate diventi un ‘problema’, la Società Italiana di Diabetologia raccomanda la messa in pratica di alcune buone norme e l’adozione di semplici accorgimenti.
Estate sicura, ecco come. Diabete e vacanza possono andare perfettamente d’accordo a patto che non si trasgredisca terapeuticamente anche con qualche controllo in più, e uno stile di vita ad hoc. Così il tempo libero potrà essere sinonimo di relax e benessere. Cosa fare, dunque, per raggiungere e mantenere l’obiettivo di una estate in salute e sicura?
Bere molto e spesso. Anche quando non si ha lo stimolo della sete perché quando la glicemia si alza, si perdono anche più liquidi attraverso le urine e il rischio di disidratazione potrebbe essere dietro l’angolo. Un "problema" che può diventare un rischio in più se fa caldo, si suda o si stanno assumendo diuretici da poco tempo, soprattutto a base di inibitori SGLT-2 o gliflozine. Non tutte le bevande però sono uguali o vanno bene: meglio preferire l’acqua o il tè fatto in casa e non zuccherato, mentre sono da evitare le bibite (presunte) "senza zucchero" perché spesso contengono sostanze nascoste molto zuccherine o edulcoranti. Ancora è consigliato limitare il consumo di bevande con sali minerali che possono essere anch’esse zuccherose.
A tavola, alimentarsi con cura. Questo significa fare della vacanza una occasione per imbandire una dieta sana con un maggior consumo di pesce, verdura, frutta. Specie se si soggiorna in hotel, non cadere nella tentazione di buttarsi su buffet che spesso propongono pietanze ricche di carboidrati, grassi e dolciumi: alimenti che fanno a pugni con il diabete. Se necessario, chiedere al cameriere un'alternativa più adatta alla propria condizione di salute.
Non esagerare con l’attività fisica, specie se si è poco allenati. Lo sport è un toccasana nella terapia diabetica, ma in estate e con temperature elevate, meglio dedicarsi al moto all’aperto nelle prime ore del mattino o nel tardo pomeriggio o dopo il tramonto, avendo cura di reintegrare poi le perdite di acqua ed elettroliti. Fra le attività da preferire vi è il nuoto, praticato al mare, al lago o in piscina perché aiuta a mettere in movimento tutti i muscoli in un contesto fresco. Lo sport poi ha un vantaggio ‘terapeutico’ in più perché l'insulina iniettata in un muscolo che è stato impegnato nell’attività fisica viene assorbita meglio e quindi agisce più rapidamente.
Sole sì, ma con moderazione. Una esposizione aggressiva può infatti favorire scottature, ustioni o dermatiti. Le quali, a loro volta, potrebbero provocare infezioni che complicano le lesioni cutanee e scompensano il diabete.
Testa anche nei piedi! Ovvero non camminare scalzi,anche se stare a piedi nudi dà una sensazione di libertà, perché una ferita per un diabetico potrebbe essere un serio problema. Specie al mare, indossare ciabatte morbide per non scottarsi o tagliarsi accidentalmente e senza accorgersene a causa della ridotta sensibilità alle estremità, tipica della malattia.
La terapiainsulinica, in estate, richiede qualche accorgimento in più. In particolare:
Non sottovalutare il rischio di ipoglicemia se si segue un trattamento con insulina o con farmaci anti-diabetici orali quali sulfoniluree e glinidi. Per evitare la crisi, meglio avere sempre con sé, per fare fronte ad ogni necessità, una fonte di carboidrati a rapido assorbimento.
Misurare la glicemia con maggior frequenza. Questo significa avere sempre sotto mano glucometro e strisce per la glicemia, ricordando però che questi due strumenti non amano né il troppo caldo né il troppo freddo. Vanno dunque accuratamente conservati al riparo dal sole (non lasciarli ad esempio in una macchina parcheggiata al sole a lungo, causandone il possibile danneggiamento e quindi l’inefficacia). Soprattutto se ci si mette in macchina per un lungo viaggio, meglio controllare la glicemia prima della partenza ed eventualmente durante le soste: lo stress della guida o di un lungo tragitto possono aumentarla.
(Ri)adattare la terapia. In vacanza cambiano il ritmo e lo stile di vita, che di norma riducono lo stress. E questo significa che la glicemia potrebbe scendere. Dunque è bene consultare il medico per rimodulare il trattamento antidiabetico prima della partenza. Se si soggiorna a lungo in ambienti caldi potrebbe essere utile ridurre la dose di antiipertensivi, soprattutto i diuretici, di contro se si passano le vacanze in montagna essere utile potenziare la terapia perché in alta quota la pressione tende a salire.
Fare scorte di farmaci e glucometri se si va all’estero. Ovvero calcolando un 20-30 percento di farmaci e strumenti in più del consumo normale per mettersi al sicuro da ogni evenienza. Fare soprattutto attenzione alla conservazione dell’insulina, senza esporre penne e flaconi ad alte temperature.