Tutto e anche di più su Paletta che ora ha firmato per la Dea

Tutto e anche di più su Paletta che ora ha firmato per la Dea
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Giornata da incorniciare quella di mercoledì 26 agosto in casa Atalanta. Nel giro di poche ore, mentre la città festeggiava il patrono Sant’Alessandro, gli uomini mercato nerazzurri hanno messo a segno un doppio importantissimo colpo per il reparto difensivo. Rafael Toloi è ufficialmente un nuovo giocatore atalantino mentre Gabriel Paletta, difensore in forza al Milan, ha accettato la spietata corte della società orobica dopo una notte di riflessione. L'accordo tra le due società, Atalanta e Milan, era già stato raggiunto la sera di martedì 25 agosto. Mancava solo la firma del giocatore, che è stata fatta nella serata di mercoledì 26.

Del centrale brasiliano arrivato dal San Paolo abbiamo detto quasi tutto. La presentazione ufficiale alla stampa è in programma per giovedì 27 agosto, alle 12, nella sala conferenze del Centro Bortolotti di Zingonia. Scopriamo ora, invece, chi è Gabriel Paletta, perché dovrebbe essere un grande acquisto per l’Atalanta e cosa può dare alla formazione orobica. Si parte da una certezza: con queste due nuove pedine, la Dea ha sistemato alla grande la linea davanti a Sportiello.

 

gabriel_paletta

 

Chi è Gabriel Paletta? Gabriel Paletta è nato il 15 febbraio 1986 a Buenos Aires, è un difensore centrale dotato di grande fisico (190 centimetri per 80 chilogrammi) e a gennaio 2015 era arrivato al Milan. In carriera, dopo gli esordi con il Banfield, Paletta ha indossato le maglie di Liverpool e Boca Juniors, mentre il pubblico italiano ha imparato a conoscerlo con la casacca del Parma. In Emilia, l’italo-argentino ha giocato dal 2010 a inizio 2015, con ben 124 partite all’attivo e 5 reti.

La valutazione del giocatore ha raggiunto i massimi livelli (circa 10 milioni di euro) all’indomani del campionato mondiale giocato in Brasile nel 2014: Paletta venne convocato da Prandelli grazie alle sue origini italiane e disputò una gara con gli azzurri, quella del debutto contro l’Inghilterra (unica vittoria ottenuta nella manifestazione dall’Italia). È un difensore che può giocare indifferentemente nelle due posizioni centrali di una difesa a 4. A Parma il suo rendimento è stato ottimo, ma negli ultimi mesi la difficile situazione finanziaria della società ducale ha portato alla sua cessione al Milan per 2,5 milioni di euro. Con i rossoneri, Paletta ha quasi sempre giocato da titolare, collezionando diverse buone prestazioni.

La tela di Giovanni Sartori. Fin dall’inizio di agosto, il direttore dell’area tecnica atalantina Giovanni Sartori ha tessuto la tela di contatti con il Milan e l’entourage del giocatore, capitanato dall’agente Martin Guastadisegno. Nonostante l’uscita della notizia sui giornali, l’Atalanta ha saputo pazientare senza mai mollare la presa e l’opera di convincimento ha dato alla fine i suoi frutti. Subito dopo Ferragosto era circolata anche la voce che nella decisione di accettare l’Atalanta da parte di Paletta sarebbe pesata molto anche la volontà della moglie Paula: Bergamo è molto vicina a Milano e in passato anche Yepes passò dal Milan alla Dea restando a vivere all’ombra della Madonnina.

 

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5 curiosità su Gabriel Paletta. In attesa di vederlo in campo, sono parecchie le curiosità che riguardano il nuovo centrale dell’Atalanta. La prima riguarda il figlio, nato in Argentina alla fine del 2013. Si chiama Sebastian e proprio a lui la moglie di Paletta ha dedicato un tatuaggio sul collo. Pare anche che la signora Paletta sia un'ottima cuoca. Piatto forte? Cotoletta con purè di patate. Il difensore e Paula si sono conosciuti nove anni fa: lei lavorava in un programma sportivo e lui era l'ospite. Per lei non fu un colpo di fulmine a differenza che per Gabriel, che ha subito iniziato a corteggiarla. Lei accettò di uscire con lui solamente dopo un mese di conoscenza e del primo appuntamento ricorda soprattutto che parlarono quasi totalmente di calcio.

Tornando al campo, Paletta ha iniziato a giocare nell'Esperanza a soli sette anni. Il suo primo contratto arrivò al compimento della maggiore età e lo stesso giocatore ha ammesso che, forse, tutto accadde troppo in fretta.

La possibilità di giocare nella Nazionale Italiana è legata al suo bisnonno: si chiamava Vincenzo, emigrò da Crotone e aveva come sogno quello che qualcuno dei suoi figli tornasse in patria. Il sogno di Gabriel era quello di vincere i Mondiali 2014 per portare a termine, in un certo senso, il suo viaggio.

Un'ultima curiosità: Gabriel Paletta odia i tatuaggi e gli orecchini. In passato si è definito un tipo essenziale. La moglie dice che è molto premuroso, sia con lei che con il piccolo Sebastian.

 

gabriel Paletta

 

Cosa cambia nella difesa orobica. Reja, parlando proprio a BergamoPost nell’immediata vigilia della gara con l’Inter era stato molto chiaro: «Se arriverà qualcuno dovrà trattarsi di un elemento in grado di farci fare il salto di qualità. Dobbiamo andare a migliorare, è inutile comprare tanto per comprare». Guardando agli acquisti di Toloi e Paletta, possiamo dire che l’Atalanta ha seguito alla lettera le indicazioni del suo allenatore. Entrambi sono infatti giocatori di ottimo livello per un contesto come quello orobico. Il brasiliano è già stato in Italia e ha giocato con la maglia della Roma, ma Sabatini, al termine della stagione 2013/2014, non lo riscattò per 5,5 milioni e il ragazzo finì al San Paolo. L’Atalanta lo ha portato a Bergamo per 3,5 milioni e gli affiderà le chiavi della difesa. Gabriel Paletta ha una voglia matta di riconquistare la Nazionale, visto che a giugno ci sono gli Europei, e l’unica via per tornare nel giro degli azzurri guidati dal ct Antonio Conte è giocare con continuità. A Bergamo Paletta può ritrovare una dimensione molto simile a quella di Parma e se il rendimento sarà quello visto in Emilia i tifosi possono stare tranquilli.

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