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Bergamospia (si dice, non si dice) Rocco Siffredi e le bergamasche

Bergamospia (si dice, non si dice) Rocco Siffredi e le bergamasche
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Che cosa si dice, che cosa si scrive, ma soprattutto cosa non si dice e non si scrive (solitamente) della nostra città. Tra sussurri e grida una raccolta indiscreta.

 

Belotti contro l'Eco, Valesini non ci sta
Ma un tiramisù smorza la polemica

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Scontro social Belotti-Valesini. Il segretario leghista si “incazza di bestia” con l'Eco perché l'articolo sulla rapina in villa di Bonate Sotto (papà e figlio picchiati) a suo dire “occulta” il fatto che gli aggressori avessero un accento straniero, forse dell'Est. «Fino a quando l'Eco si spingerà in questo buonismo ormai perfino ridicolo?» attacca il lumbard su Facebook. Il caporedattore Andrea Valesini, ultimamente molto attento a quello che circola sui social network, non ci sta. E contrattacca con  durezza: «E basta con sta cazzo di accusa di buonismo. Vieni in redazione e passa una giornata in archivio a leggerti tutti i titoli di cronaca nera nei quali la nazionalità dei criminali era nel titolo. Sono tanti. Ma se non si ha la certezza della provenienza, ma solo il riferimento a un accento sentito, non si sparano parole nei titoli. Si chiama prudenza ed è una virtù, non buonismo». Belotti replica a sua volta, alludendo agli omicidi dei pizzaioli bresciani, arrestati a Casazza. «Caro Andrea, però quando invece sanno tutti la loro nazionalità si mette nelle locandine che sono bergamaschi? E poi si fa un comunicato di scuse che prende in giro i lettori? Guarda che i tempi di stampa del giornale e delle locandine li conosce anche la sciura Maria». Poi, un suggerimento: «Comunque nel catenaccio o nell'occhiello un "rapinatori con accento dell'est" o "accento straniero" ci può stare...». Reazione fin troppo dolce, conoscendo l'asprezza del soggetto. Il perché lo si scopre scorrendo proprio la pagina belottesca: giovedì sera il segretario si è gustato il “tiramisù spettacolare” di Elena Poma, sindaco di Stezzano. Preso per la gola, anche Daniele il Terribile diventa più buono.

 

Mi manda Prandelli

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«Paletta? È fortissimo e Bergamo lo amerà subito. L'Atalanta non poteva fare scelta migliore». Parola di Cesare Prandelli, che dalle pagine dell'Eco garantisce sul nuovo acquisto nerazzurro. D'altronde lui lo portò persino ai Mondiali. Non per caso, visto che l'ex milanista è «giocatore e uomo vero: è una persona seria, un atleta preparato, ha grande carattere». Quello che ci voleva, insomma, per blindare la retroguardia di Reja. Paletta, secondo l'ex ct, ne diventerà presto il leader. «È l'uomo carismatico che l'Atalanta sta cercando». E se lo dice lui.

 

Arriva Rocco, luci rosse su Bergamo

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Su Bergamo si accendono le luci rosse. Come ogni fine estate, arriva il Bergamosex a regalare gli ultimi brividi caldi. Per coprirsi ci sarà tempo in autunno, nei prossimi tre giorni sarà difficile resistere alla tentazione di andare al Bolgia per dare un'occhiata alle scollacciate signorine in passerella. L'evento ormai è un fenomeno di costume (succinto): quest'anno celebra i dieci anni con un ospite d'eccezione, Rocco Siffredi, reduce dall'Isola dei Famosi. Tra uno spogliarello e l'altro, il protagonista sarà senz'altro lui, che si è annunciato rivelando al Corriere: «Rachida? Era innamorata di me, ma non me ne sono accorto». Distratto, il pornostar. Ma fino a un certo punto. «Le bergamasche? Mi sono sempre sembrate carine, disinvolte al limite del disponibile». Chi vuol farsi notare faccia un passo avanti.

 

Moscato di Scanzo, tesoro nascosto. Lo dice Raspelli

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Noi bergamaschi, si sa, non siamo mica tanto bravi a mettere in vetrina le nostre “eccellenze”. La conferma arriva da Edoardo Raspelli, super critico enogastronomico de La Stampa, da sempre affezionato al nostro territorio. «Sono ancora troppi gli italiani che non conoscono il nettare prodotto a Scanzo», ha detto intervenendo alla presentazione della Festa del Moscato. Un peccato, insomma. Perché lo “Scanzoshire”, anche dal punto di vista paesaggistico, non ha nulla da invidiare alle lande toscane. Dal 3 al 6 settembre è in programma la manifestazione, con degustazioni, eventi e itinerari. L'importante è che sia solo il primo sorso. Perché il Moscato merita di essere assaporato tutto l'anno. Da tutti.