Bergamospia (si dice, non si dice) La Pellegrini sfila a Villa Zanchi

Che cosa si dice, che cosa si scrive, ma soprattutto cosa non si dice e non si scrive (solitamente) della nostra città. Tra sussurri e grida una raccolta indiscreta.
Presto (si fa per dire) si farà il biglietto sul bus
Ma i grillini attaccano: costerà di più, assurdo
Ira a Cinque stelle sull'Atb. Presto (si fa per dire) sarà possibile fare il biglietto sull'autobus, come peraltro accade da sempre nel resto d'Europa. Ma, inevitabilmente, costerà di più. Fino al 50%, paventano i Grillini. E al consigliere Marcello Zenoni la cosa non va giù: «È assurdo che ci siano sovrapprezzi, all'estero non accade. Se vogliamo essere una città turistica non si può pensare di aumentare il costo del biglietto a bordo». Ma ci sarà tempo per trovare una soluzione: le macchinette emettitrici, infatti, non saranno installate sui mezzi prima di sei mesi. Che fretta c'è. Nel frattempo i turisti continueranno a vagare per la città a caccia di rivendite: passatempo interessante, soprattutto la domenica. Anche questo, in fondo, è un modo per «scoprire gli angoli nascosti».
Lo scheletro nell'armadio di Chiuduno
Ognuno ha il suo scheletro nell'armadio, Chiuduno ne ha uno davvero leggendario. Noto a tutti come "Ol Cadaer", giace da trent'anni sotto il sagrato della chiesa, dopo che per più di due secoli era stato esposto sul ballatoio di una vecchia cascina, dentro un armadietto a muro. Ora parrocchia e comune, in collaborazione con l'associazione "Amici del Cadaer", hanno deciso di sistemarlo definitivamente in una teca nel cimitero del paese. La sua pace, tuttavia, non sarà eterna. Di tanto in tanto, spiega l'Eco, verrà mostrato al pubblico. C'è infatti un mistero da alimentare e, chissà, da risolvere prima o poi. Chi era "Ol Cadaer" prima di passare a miglior vita? Un monaco, un servo, addirittura un mercenario spagnolo. E, soprattutto, come è finito nell'armadio? Chi lo sa. Finora non è bastato aprire l'anta per chiudere il caso.
Misiani vuole farsi restituire il canone Rai
Antonio Misiani, che solitamente soppesa ogni parola prima di ogni commento o dichiarazione, lancia una crociata contro la Rai dalla sua pagina Facebook. L'apparizione dei Casamonica (quelli del funerale con carrozza ed elicottero a Roma) nel salotto televisivo di Vespa è stata dura da digerire anche per lui. L'onorevole va giù duro: «Dopo la puntata di ieri di Porta a Porta ho maturato definitivamente il diritto alla restituzione del canone Rai». E se lo dice uno che nella vita fa il tesoriere del Pd, c'è da prenderlo sul serio. "Like" e commenti a favore si sprecano, il popolo social dà sfogo a tutta la sua indignazione. Misiani ha battuto sul tasto dolente del telecomando.
Da Treviglio a Villa Zanchi, Bergamo terra di spot
Pubblicitari a caccia di location in terra bergamasca. Dopo i numerosi spot girati in Piazza Vecchia, i creativi scoprono anche altri luoghi suggestivi di casa nostra. Così, la Treccani sceglie la trevigliese piazza Manara per girare il suo prossimo spot. E a Villa Zanchi spunta addirittura Federica Pellegrini in abito di raso (con spacco) per girare un filmato di una azienda di alta tecnologia. Bergamo, si sa, si vende da sola. Quindi si spera che faccia anche vendere.