La leggendaria azienda di design

Perché ci lascia l'amaro in bocca la vendita di Pininfarina agli indiani

Perché ci lascia l'amaro in bocca la vendita di Pininfarina agli indiani
Pubblicato:
Aggiornato:

Dopo più di un decennio di conti in rosso e bilanci ampiamente negativi, Pininfarina, la storica e leggendaria azienda di design per automobili italiana, è stata venduta al gruppo indiano Mahindra. Non c'è ancora chiarezza sulle cifre dell'accordo: Reuters parla di 33 milioni di euro, Bloomberg addirittura di 168. La forbice è dovuta all'oscillante valore che le azioni Pininfarina hanno fatto registrare nelle ultime ore, proprio in seguito alla notizia del passaggio di proprietà. Ci vorrà qualche tempo per avere numeri più certi, fatto sta che la sostanza non cambia: uno dei più prestigiosi marchi italiani, simbolo dell'eccellenza creativa e industriale del nostro Paese, finirà in mani straniere. Non si può biasimare la scelta dei vertici dell'azienda, i conti avevano già da tempo superato la soglia del preoccupante, e l'alternativa poteva essere solo il fallimento. La cessione lascia, però, un certo amaro in bocca, considerando ciò che Pininfarina ha rappresentato nell'ultimo secolo e la profonda ammirazione che ha sempre suscitato in tutto il mondo.

1955 l’Alfa Romeo Giulietta Spider, la “bella signorina” nella definizione di Pinin
Foto 1 di 32

1955 l’Alfa Romeo Giulietta Spider, la “bella signorina” nella definizione di Pinin

1960 esce la magnifica Fiat Abarth Monoposto da record
Foto 2 di 32

1960 esce la magnifica Fiat Abarth Monoposto da record

1963 debutta la Chevrolet Corvette Rondine
Foto 3 di 32

1963 debutta la Chevrolet Corvette Rondine

1963, Pininfarina Sigma
Foto 4 di 32

1963, Pininfarina Sigma

11008519_739616002816705_3480333859420609624_o
Foto 5 di 32
11058174_752396778205294_4064317623572951924_o
Foto 6 di 32
11110507_752396704871968_849352536143013935_o
Foto 7 di 32
11218553_752396898205282_4436698753951442411_o
Foto 8 di 32
11221558_752396501538655_7841599091619725_o
Foto 9 di 32
11222385_752396681538637_9164243345535862185_o
Foto 10 di 32
11241229_752396744871964_1464941880028440251_o
Foto 11 di 32
11696398_752396901538615_935275157525195639_o
Foto 12 di 32
11703256_752396638205308_1825464816600985018_o
Foto 13 di 32
11703327_752396544871984_4232867372448659842_o
Foto 14 di 32
11703548_752395858205386_365924413494097943_o
Foto 15 di 32
11703564_752396054872033_4091362522531749150_o
Foto 16 di 32
11728776_752396661538639_8362788682124381669_o
Foto 17 di 32
Al Salone torinese del 1966 debutta la Fiat 124 Sport Spider by Pininfarina
Foto 18 di 32

Al Salone torinese del 1966 debutta la Fiat 124 Sport Spider by Pininfarina

Alfa Romeo Dueottanta by Pininfarina
Foto 19 di 32

Alfa Romeo Dueottanta by Pininfarina

By Pininfarina, la Maserati A6 GCS Berlinetta, eletta anche Maserati del Secolo, e la Maserati Quattroporte
Foto 20 di 32

By Pininfarina, la Maserati A6 GCS Berlinetta, eletta anche Maserati del Secolo, e la Maserati Quattroporte

Ferrari 458 Italia designed by Pininfarina (2009)
Foto 21 di 32

Ferrari 458 Italia designed by Pininfarina (2009)

Fiat Eden Roc, la vettura esclusiva disegnata da Pininfarina per Gianni Agnelli nel 1956
Foto 22 di 32

Fiat Eden Roc, la vettura esclusiva disegnata da Pininfarina per Gianni Agnelli nel 1956

Galleria del vento Pininfarina
Foto 23 di 32

Galleria del vento Pininfarina

Il collezionista Peter Kalikow aveva un sogno e Pininfarina lo ha realizzato, una versione speciale della Ferrari 612 Scaglietti
Foto 24 di 32

Il collezionista Peter Kalikow aveva un sogno e Pininfarina lo ha realizzato, una versione speciale della Ferrari 612 Scaglietti

La Peugeot del tenente Colombo compie 60 anni, L’indimenticabile 403 cabriolet disegnata da Pininfarina negli anni Cinquanta
Foto 25 di 32

La Peugeot del tenente Colombo compie 60 anni, L’indimenticabile 403 cabriolet disegnata da Pininfarina negli anni Cinquanta

la Pininfarina Fuoriserie Bike e la Ferrari California
Foto 26 di 32

la Pininfarina Fuoriserie Bike e la Ferrari California

La vettura unica Pininfarina Hyperion, basata sulla Rolls Royce Drophead Coupè
Foto 27 di 32

La vettura unica Pininfarina Hyperion, basata sulla Rolls Royce Drophead Coupè

Lancia Florida II, presentata nel 1957
Foto 28 di 32

Lancia Florida II, presentata nel 1957

Maserati Gran Cabrio by Pininfarinta
Foto 29 di 32

Maserati Gran Cabrio by Pininfarinta

Nel 1954 debutta la Lancia Aurelia B24 S, la fuoriserie prodotta in serie, la regina dei desideri, e protagonista del film Il sorpasso di Dino Risi, con Vittorio Gassman
Foto 30 di 32

Nel 1954 debutta la Lancia Aurelia B24 S, la fuoriserie prodotta in serie, la regina dei desideri, e protagonista del film Il sorpasso di Dino Risi, con Vittorio Gassman

Novembre 2004, Ferrari Superamerica by Pininfarina
Foto 31 di 32

Novembre 2004, Ferrari Superamerica by Pininfarina

Dicembre 2003, Jaguar con Pininfarina
Foto 32 di 32

Dicembre 2003, Jaguar con Pininfarina

Gli esordi di... Farina. Ad essere precisi, per cominciare, si deve parlare di Farina e basta, tornando con la mente agli esordi di questa meravigliosa storia. Perché Battista, un ragazzino che a soli 11 anni cominciò a lavorare nella carrozzeria del fratello maggiore Giovanni, di cognome faceva, appunto, Farina. Il “pinin”, che in dialetto piemontese significa “piccolo” e che era il soprannome di Battista, venne aggiunto solo più tardi, e ufficializzato come cognome di famiglia sono nel 1961 nientemeno che con un decreto del Presidente della Repubblica Giovanni Gronchi. Battista era un vero e proprio fenomeno, mostrò fin da giovanissimo un tale gusto e una tale abilità nel ragionare sulla linea delle carrozzerie delle auto che a 27 anni era già al cospetto di sua maestà Henry Ford, negli Stati Uniti, che gli propose di venire a lavorare con lui. Battista rifiutò, tornò in Italia e sposò Rosa Copasso. Scelta incomprensibile, vero; forse, il fatto che la zia della novella moglie garantì a Battista i fondi per ampliare la propria officina fece la sua parte. La prima, grande affermazione arrivò dopo la Seconda Guerra Mondiale: l'azienda di famiglia, che nel frattempo aveva cominciato a produrre propri modelli di design per macchine, venne esclusa dal Salone dell'auto di Parigi, a causa della “colpa” di essere italiani e quindi ex alleati dei nazisti. Battista se ne infischiò, e si presentò in Francia parcheggiando di fronte al Grand Palais della capitale un'Alfa e una Lancia dalla linea di sua creazione. La stampa le notò, e la leggenda ebbe ufficialmente inizio.

 

 

Il mondo ai piedi di... Pininfarina. Com'è possibile spiegare il successo del marchio Pininfarina? Il modo migliore è guardare alle sue mirabili creazioni. Per esempio, le Ferrari, le automobili più celebri del mondo, avrebbero raggiunto gli apici di notorietà e apprezzamento che sono state capaci di toccare senza l'inarrivabile eleganze della loro linea? Difficile, e il merito è proprio della Pininfarina. Enzo Ferrari, da fine intenditore quale era, ebbe bisogno di meno di un attimo per capire che affidare il design delle carrozzerie dei propri gioielli alla famiglia Pininfarina sarebbe stato il miglior affare di tutta la sua vita. Come non citare, inoltre, Arthur Drexler? Per chi non lo conoscesse, si tratta dell'uomo che ha reso il MoMa di New York il tempio dell'arte che oggi tutti gli appassionati del mondo agognano di visitare. Al MoMa non si raccolgono opere d'arte, ma solo veri e propri capolavori, e Drexler lo sapeva bene. Tanto bene che, fra questi capolavori, decise di includere anche la celebre Cisitalia 200, automobile creata dalla Pininfarina, definita dallo stesso Arthut “una scultura in movimento”, che oggi è possibile ammirare proprio fra i saloni del MoMa.

Persino il mondo del cinema si inchinò al genio della Pininfarina. Nel film Il sorpasso, diretto da Dino Risi e interpretato da Vittorio Gassman nonché definito dal Morandini “uno dei capolavori della commedia italiana”, si può intuire, anche solo dal titolo, che la scena in cui Gassman effettua un mirabolante sorpasso sulla strada Aurelia, in Liguria, sia centrale per tutta la pellicola. Per un momento così decisivo venne scelta, come vettura, proprio la Lancia Aurelia B24 marchiata Pininfarina. Per venire a tempi più recenti, chi non ha stampata in testa la folle corsa in macchina di Dustin Hoffman ne Il laureato, lanciato verso il tentativo di fermare le nozze della donna che ama. Anche in quell'occasione, fu d'obbligo scegliere come automobile una Pininfarina, la celeberrima Alfa Spider Duetto. E gli aneddoti potrebbero proseguire all'infinito.

bicicletta De Rosa SK Pininfarina
Foto 1 di 8
Borsa The Bridge e Pininfarina
Foto 2 di 8
cabine Leitner by Pininfarina
Foto 3 di 8
Eurostar Pininfarina
Foto 4 di 8
Forever Pininfarina Cambiano, strumento di scrittura innovativo in partnership con Napkin
Foto 5 di 8
Lauretana by Pininfarina
Foto 6 di 8
Pininfarina vince l’American Architecture Award 2015 grazie a Vitra, edificio residenziale disegnato per il costruttore brasiliano Pasqualotto
Foto 7 di 8
Segno e Lumina, le fragranze Pininfarina
Foto 8 di 8

Una leggenda che non può avere fine. Ma gli anni di gloria della Pininfarina sembrano ormai solo un lontano miraggio, non per quanto riguarda la qualità del lavoro, ovviamente, ma per la prosperità economica. Sarebbe sbagliato dire che la Pininfarina sia stata vittima della recente crisi, dal momento che i suoi problemi finanziari risalivano già a diversi anni prima del 2007. Fino all'odierna scelta, obbligata, di rimettere tutto nelle mani dei facoltosi indiani. C'è da essere certi che la Ferrari, la Bmw, l'Alfa Romeo, e tutte quante le case automobilistiche che si sono sempre rivolte a Pininfarina non smetteranno di farlo, nonostante la cessione. La speranza è che la creatività e il genio tutto italiano che hanno reso un mito il marchio Pininfarina non cessino di vibrare ora che la gestione avrà le redini dall'altro capo del mondo. Le auto più belle del mondo devono continuare ad avere la medesima origine.

Seguici sui nostri canali