La stagione teatrale di Calvenzano Meravigliosa e... sì, a Calvenzano
Lo dicono anche loro, il sindaco e gli organizzatori: una rassegna teatrale così bella in un paese come Calvenzano (4mila abitanti) è davvero sensazionale. L’hanno presentata mercoledì 10 febbraio Luciano Moriggi (Umani Teatri), il sindaco Fabio Ferla e il regista Pierluigi Castelli. Si tratta della seconda rassegna di questo tipo, dopo quella dello scorso anno, che aveva visto una risposta positiva da parte della cittadinanza. E così si è deciso di non lasciare, ma di raddoppiare: da 4 ad 8 spettacoli, con una prima assoluta in Italia. La maggior parte di essi andrà in scena al grande Auditorium Comunale di Calvenzano, mentre il primo sarà al Teatro della Casa Albergo Maria Immacolata.
Gli spettacoli: varietà e qualità. La rassegna è il risultato della collaborazione tra l’associazione Umani Teatri, il Comune e il regista Castelli. Il sindaco ha sottolineato la volontà di alzare il livello dopo il buon risultato dello scorso anno: «Un’offerta varia, adatta a età e gusti diversi, anche per rilanciare la diffusione del teatro nella zona, dopo alcuni esiti non proprio positivi in comuni non lontani». Luciano Moriggi ha espresso il suo apprezzamento per l’apertura e la sensibilità del Comune, che ha reso possibile il progetto. Infine, il regista Castelli si è soffermato sui punti di forza della rassegna, che non ha esitato a definire «straordinaria». Ecco gli spettacoli in cartellone.
- 20 febbraio: Simbiosi. La compagnia Kuntari Ballet di Empoli porta a Calvenzano la prima assoluta in Italia di questo spettacolo di danza contemporanea. La coreografia è di Daniele Carnazza, che ha lavorato, per citarne uno, con Maurice Béjart nel Boléro di Ravel. L’inizio è previsto mezz’ora prima del solito, alle 20.30, presso il Teatro della Casa Albergo Maria Immacolata, in via Brassolino 6.
- 27 febbraio: A pelle. Una narrazione classica, una storia d’amore molto intima, senza estremismi né violenza, ma non per questo meno dolorosa. Regia di Patrizio Cigliano.
- 12 marzo: Transylvania circus. Uno spettacolo di marionette: roba per bambini? Non proprio. Il regista Italo Pecoretti porta sul palco uomini-drago, fantasmi acrobati, un licantropo malinconico e l’affascinante donna vampiro. Il maestro di Pecoretti, Alessandro Gigli, ha detto che il suo allievo l’ha superato, anche se Castelli non è del tutto d'accordo.
- 19 marzo: Vento vento, che cosa racconti. Uno spettacolo per bambini, nello stile Arhat Teatro. I testi sono di Alessandro Gigli, figura che fa un po’ da filo rosso della rassegna; la regia è invece di Gigi Castelli, recita Samuele Farina, ovvero i due fondatori e protagonisti di Arhat Teatro.
- 4 aprile: Le rovine del tempo. Uno dei picchi: l’Odin Teatret viene a Calvenzano, nella persona di Julia Varley, storica attrice del Teatro, che è la regista di questo spettacolo. Spiega Gigi Castelli: «Quelli dell’Odin sono gli ultimi innovatori teatrali del Novecento, si studiano nelle università. Le ultime volte che sono venuti in Italia erano al Piccolo e all’Elfo Puccini di Milano, giusto per capire il livello». L’Odin è rappresentato anche dall’attrice Teresa Ruggeri, del Nordisk Teater laboratorium. Sarà di lunedì, perché Julia non poteva al sabato, ma ci teneva ad essere presente.
- 23 aprile: Pinocchio: il viaggio di una vita. Torna Alessandro Gigli, nella doppia veste di autore e attore. Gigli è uno dei più grandi affabulatori della scena teatrale italiana. Racconta Castelli che una volta lo vide tenere quasi sotto incantesimo una platea di 300 bambini per un’ora e mezza, utilizzando soltanto le parole e i giochi verbali. Gigli, tra le altre cose è anche il direttore del festival degli artisti di strada più importante d’Italia, quello di Certaldo.
- 8 maggio: Il Piccolo Principe. Pierluigi Castelli e Arhat Teatro si mettono alla prova con un testo che il regista non esita a definire «sacro».
- 28 maggio: Beith-El. Si chiude in bellezza con l’ultima opera di Castelli: si tratta quasi di una prima, visto che quella vera e propria sarà nella sede del Teatro a Pontirolo e sarà esclusivamente su invito. Con Samuele Farina ed Elena Ranghetti, prevede una struttura scenica particolare, che porterà il pubblico a stretto contatto con gli attori. I temi affrontati rappresentano alcuni nodi decisivi del pensiero e della storia dell’uomo: maschio e femmina, terreno e ultraterreno, potere politico e religioso.
Biglietti e abbonamenti. Una simile offerta artistica non poteva certamente essere garantita gratuitamente, nonostante la buona volontà del Comune. I prezzi sono comunque pienamente accessibili: per i non residenti, 10 € a ingresso oppure 50 per l’abbonamento. Per gli over 65 e gli under 18 i prezzi diventano risibili: 6 € ingresso singolo, 30 tutta la rassegna. I residenti e gli altri ridotti pagano 8/40.