La passione per l'apnea

Luciano Morelli, la vita d'un fiato

Luciano Morelli, la vita d'un fiato
Pubblicato:
Aggiornato:

Alzi la mano chi da piccolo non ha giocato a trattenere il fiato il più a lungo possibile. Luciano Morelli ha trasformato il gioco in una passione arrivando a partecipare, a 47 anni, ai campionati mondiali di apnea indoor, ottenendo un terzo posto e tre quarti posti nelle specialità previste dalla disciplina.

Una grande passione. Appassionato praticante di pesca subacquea in apnea fin da piccolo, a far scattare in Luciano la scintilla per l’agonismo è stato l'incontro con Aldo Stradiotti di Curno, unico bergamasco fino a quel momento in nazionale, che lo ha portato a conoscere i segreti della attività indoor. «Ho sempre ritenuto l’acqua la mia seconda casa, quando nuoto raggiungo veramente il massimo del piacere, l’apnea mi ha portato a conoscere al meglio le mie capacità fisiche e mentali. Star fermi sott’acqua per 7’39”, nuotare per centinaia di metri a mezz’acqua solo con l’aiuto delle pinne (una o due a seconda della specialità) sono la perfetta fusione di forza e volontà che un uomo possa raggiungere».

 

 

La società agonistica. L’apnea indoor è una disciplina in forte crescita, la si pratica tranquillamente dai 18 ai 60 anni e, proprio per questo, «abbiamo fondato la prima società bergamasca di questa attività, ci alleniamo regolarmente alle piscine di Stezzano e Mozzo, siamo una quindicina di agonisti, ma l’interesse è in aumento grazie anche alla federazione che sta rivedendo i regolamenti. Per poter raggiungere determinati risultati è necessario seguire un programma alimentare corretto, senza troppe restrizioni se non in prossimità delle gare; aggiornarsi costantemente sulle tecniche di respirazione permette miglioramenti significativi nel raggiungimento degli obiettivi prefissati».

 

 

Prossimo obiettivo: gli europei. Entusiasta dei risultati raggiunti agli ultimi mondiali, lo sguardo è già volto verso i campionati europei del 2017 con l’intento di migliorare le proprie prestazioni in ogni specialità, ma il grande sogno è quello di nuotare 200 metri senza alcun aiuto di pinne». Nella sua passione è seguito dalla moglie e dai figli di 13 e 9 anni: «Il piccolo nuota sempre con la testa sott’acqua, ma entrambi come me sono appassionati di tutto ciò che si trova sotto la superficie». Luciano andrebbe avanti a parlare per ore di questa passione che lo travolge ma è ora di andare ad allenarsi in piscina, per ottenere determinati risultati la costanza è fondamentale, quindi lo liberiamo con appuntamento fissato all’estate 2017 per un commento agli europei.

Seguici sui nostri canali