A un punto dal Milan (quarto)

Vittoria dal profumo d'Europa

Vittoria dal profumo d'Europa
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Il segnale che arriva da Cagliari, amici nerazzurri, è di importanza enorme: se l’Atalanta di Gasperini, squadra divertente e scintillante, inizia a vincere anche con cinismo e un pizzico di fortuna è doveroso considerarla come una delle più serie candidate alla qualificazione in Champions League. Sul campo della Sardegna Arena finisce 1-0 per i bergamaschi, decide Hateboer al 50’ e adesso la questione diventa davvero interessante: 35 punti in classifica, uno in meno del Milan (quarto) e cinque in meno dell’Inter (terza).

Nella serata in cui si ferma Zapata (prestazione complicata) e Gomez è meno ispirato del solito, il risultato viene deciso da una tenuta difensiva davvero da applausi, con Berisha che respinge l’unica azione degna di nota del Cagliari che porta Pavoletti alla conclusione. Tra gli orobici, prestazione corale meno appariscente di altre volte, ma grande sostanza soprattutto sul piano del volume di gioco e dell’intensità. Anche con la gara contro la Juve che ha mangiato un sacco di energie, fisiche e nervose.

 

 

Conferma quasi in blocco per l’Atalanta che ha battuto la Juventus. Dall’inizio l’unica novità è Pasalic per Ilicic (in panchina), gli altri sono gli stessi che hanno vinto 3-0 mercoledì in Coppa Italia: Toloi, Djimsiti e Palomino in difesa, Hateboer e Castagne esterni di centrocampo con Freuler e de Roon in mezzo e Gomez in appoggio a Zapata vicino a Pasalic. Nel Cagliari dentro a sorpresa Deiola per Joao Pedro, senza Barella squalificato spazio dal primo minuto per Birsa, con Pavoletti riferimento offensivo. Doppio ex per i padroni di casa, Cigarini e Padoin sono in campo e hanno un passato a Bergamo nemmeno troppo lontano. Serata fredda in Sardegna, buon pubblico sugli spalti con 200 tifosi ospiti presenti nello spicchio riservato agli ospiti.

 

 

La gara inizia con il Cagliari che piazza una doppia fila di pullman davanti alla porta di Cragno, l’Atalanta non ha spazi per distendere la sua manovra e, complice una manovra più laboriosa del solito, di pericoli veri non ne arrivano. All’8’ Gomez scambia bene con Toloi e si inserisce in avanti, il suo sinistro è debole e non impensierisce l’estremo difensore degli isolani che invece deve superarsi al 22’: calcio d’angolo di Gomez, spizzata sul primo palo di Pasalic e palla che non arriva sui piedi di Zapata grazie al tuffo del portiere cagliaritano.

Il gioco è molto spezzettato a causa dell'approccio molto fisico dei padroni di casa, al 37’ un altro angolo di Gomez impensierisce il Cagliari con terzo tempo ad anticipare tutti di Djimsiti, ma l’emblema della prima frazione è la punizione per fallo di Deiola su Gomez al 39’: tra le proteste (infondate) dei padroni di casa, Valeri fischia una punizione giustissima ma Gomez calcia abbastanza centralmente con Cragno che alza in angolo. La sensazione che se l’Atalanta alza un po’ il ritmo il Cagliari vada in sofferenza è diffusa, ma fino al riposo di grandi occasioni non se ne vedono.

 

 

A inizio ripresa i nerazzurri trovano la rete che risulterà poi decisiva con la solita giocata tra i due esterni: 50’ minuto, cross di Castagne sul secondo palo con Hateboer che arriva all’appuntamento con la deviazione e trova il quarto sigillo in campionato (quinto stagionale). Al 54’ Joao Pedro mette Pavoletti nelle condizioni di pareggiare, ma Berisha è bravissimo a deviare sul fondo, al 63’ i nerazzurri trovano anche il raddoppio con Freuler. La rete però viene annullata per fuorigioco di Pasalic e, anche se di grandi occasioni per il raddoppio non ne arrivano, sono sempre i nerazzurri a provarci con continuità: al 72’ Zapata conclude di testa ma Cragno respinge, il portiere del Cagliari è bravissimo anche su Pasalic al 79’ e su Ilicic all’81’.

 

 

Nel finale il Cagliari resta anche in 10 uomini per l’infortunio di Thereau (85’, fastidio muscolare) e quando tutto sembra finito arriva un calcio d’angolo praticamente regalato che mette i brividi a tutti i tifosi: destro a giro di Joao Pedro, colpo di testa de Deiola e palla che colpisce la traversa vicino all’incrocio dei pali. Un pizzico di fortuna è sempre un alleato prezioso, l’Atalanta chiude la settimana da urlo con una semifinale di Coppa Italia conquistata ai danni della Juventus e il quinto posto in classifica ad un punto dalla zona Champions. Con lo scontro diretto a Bergamo contro il Milan tra due giornate. Manca una vita, 16 partite sono tantissime ma la squadra c’è e i segnali che arrivano sono sempre più importanti. Avanti con fiducia, dipende solo da noi.

 

 

Cagliari – Atalanta 0-1

Reti: 50’ Hateboer (A)

Cagliari (4-3-1-2): Cragno, Pisacane, Ceppitelli, Romagna, Padoin (74’ Pellegrini), Faragò, Cigarini (65’ Thereau), Ionita, Birsa (14’ Joao Pedro), Pavoletti, Deiola. All. Maran.

Atalanta (3-4-1-2): Berisha, Toloi, Djimsiti, Palomino, Hateboer, de Roon, Freuler, Castagne, Pasalic, Gomez (60’ Ilicic), Zapata. All. Gasperini

Arbitro: Valeri di Roma (Del Giovane e Marrazzo; Marini; Piccinini e Vuoto)

Ammoniti: 86’ Pasalic (A), 94’ Berisha (A)

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