1700 km per vedere la Dea I tre temerari del San Paolo

1700 km per vedere la Dea I tre temerari del San Paolo
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Quella che stiamo per raccontarvi è una bella storia. Anzi, una storia d’amore semplicemente stupenda. Qualcosa che si spiega soltanto provando ad immaginare perchè 3 ragazzi arrivano a tanto per seguire l’Atalanta. Domenica sera allo stadio San Paolo di Napoli c’erano solo 3 tifosi nel settore ospiti: due ragazze, Paola e Dafne, e il solito irriducibile Totò. Abbiamo seguito il loro avvicinamento, li abbiamo ascoltati prima, durante e dopo la partita e adesso siamo pronti a raccontarvi l’1-1 maturato al San Paolo con i loro occhi. Attraverso le loro immagini. Con le loro parole. Oltre 1700 km a cavallo di un fine settimana per seguire 90 minuti più recupero al fianco dell’Atalanta. Ore di treno, poco riposo e tanta voglia di Dea, che fino a qualche anno fa erano comuni a centinaia di appassionati ma che oggi, con tutti i divieti che ci sono, diventano qualcosa di unico.

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Clusone-Bergamo-Milano-Napoli e ritorno. La prima a raggiungere la città partenopea è stata Paola da Clusone. Sabato mattina è arrivata a Bergamo partendo da casa alle 11, alle 12.37 è salita sul treno per Milano Porta Garibaldi e da lì ecco Italo: tra le 14.03 e le 18.35 la quarantatreenne seriana ha attraversato l’Italia per raggiungere l’Hotel Leopardi di Fuorigrotta. «Sono scesa da sola, in altre occasioni mi sono mossa con un’amica ma questa volta non poteva e ho deciso di essere a Napoli comunque. Mi fermo fino a martedì, sfrutto il fine settimana per visitare la città e sarò nel settore ospiti per la sfida agli azzurri. Saremo solo in 3? Speriamo in una bella partita della nostra Atalanta, sono una di poche parole ma una cosa mi sento di dirla: rivoglio la mia Atalanta, sono troppe domeniche che palpitiamo per i nostri ragazzi». Paola raccontava così il suo viaggio a Napoli quando alla partita mancavano poche ore. Ancora non aveva visto la prestazione di grande cuore di Pinilla e compagni e certamente tornerà a Bergamo felice. La sua avventura, tra una sfogliatella e una passeggiata in piazza del Plebiscito, terminerà martedì sera alle 21: la partenza da Napoli Centrale è fissata per le 13, dopo il solito cambio rivedrà Clusone solo dopo cena.

Discesa da Genova, risalita in Freccia Rossa. Dafne e Totò hanno scelto una soluzione diversa ma si sono mossi comunque su rotaia. Lei 22 anni di Bergamo, lui 28 anni di Scanzorosciate  sono due amici che condividono la passione nerazzurra. Totò, in particolare, è praticamente sempre presente: dal ritiro (per 3 settimane è costantemente vicino ai suoi beniamini e quest’anno ha dormito nello stesso hotel) lo trovi ad ogni occasione in cui l’Atalanta scende in campo. La loro scelta per raggiungere Napoli è stata un po’ meno comoda rispetto a quella di Paola. Partiti da Milano Centrale poco dopo le 20, Dafne e Totò hanno cambiato treno alla stazione di Genova Porta Principe a mezzanotte: sull’Intercity notte, nelle cuccette, i due appassionati hanno dormito (poco) fino alle 8.17 di domenica mattina quando sono arrivati nella città all’ombra del Vesuvio.

La pioggia al mattino. «Purtroppo diluvia - racconta Dafne a poche ore dal match - ma speriamo smetta presto perché volevamo fare un giro per la città. Andremo anche all’Hotel Parkers, dove alloggia la squadra e raggiungeremo lo stadio in Metro. Speriamo di vedere una bella Atalanta, vogliamo una vittoria!». La domenica di Dafne e Totò è passata veloce, il tempo non è stato dei migliori ma una volta entrati allo stadio contava solo l’Atalanta e la prestazione li ha accompagnati nel ritorno a Bergamo molto felici: lunedì mattina alle 6.10 sono saliti sul FrecciaRossa in direzione Milano, a quest’ora sono entrambi già arrivati a casa e per Dafne è già ricominciato il lavoro.

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Lo Stadio San Paolo, il settore vuoto e una grande Atalanta. I tre tifosi sono arrivati nell’impianto di Fuorigrotta più o meno alle 19. I primi sono stati Dafne e Totò, Paola ha potuto raggiungere il settore a piedi visto che l’Hotel dove alloggiava era decisamente vicino all’impianto napoletano. Poca polizia ad attenderli, una decina di steward e tanta voglia di vedere la partita. Alle 20 ecco Sportiello e gli altri portieri, pochi minuti dopo tutta la squadra, alle 20.45 entrano le squadre e lo stadio saluta a suo modo il capo ultras scomparso a Mosca per un infarto. La torciata che si vede nelle fotografie è imponente, il fumo che ha condizionato i primi minuti di gara è presto spiegato.

«Sportiello Santo subito!». Nel primo tempo la Dea tiene bene il campo. «Fa molto freddo ma stiamo giocando bene, abbiamo un po’ di paura ma il primo tempo è molto buono. Sportiello Santo Subito!», è il commento che arriva grazie ad Whatsapp dal settore ospiti del San Paolo. Poi arriva la ripresa, a Pinilla risponde Zapata e l’1-1 da una parte è molto positivo ma dall’altra lascia l’amaro in bocca. «Peccato davvero, all’ultimo minuto ci hanno ripreso.  Comunque davvero bella Atalanta, Pinilla decisivo e Denis invece no», racconta Dafne.

Palpitazioni a mille. «Speravo nei tre punti – racconta Paola – ma anche se è un vero peccato va bene anche il pareggio». Come si vive una gara in 3 dentro al settore ospiti di uno stadio così? «Palpitazioni a mille e adrenalina al massimo. Grazie anche ai compagni di trasferta sono contenta: siamo stati fantastici». Dafne e Totò hanno registrato anche il commento che potete ascoltare qui sotto appena arrivati in hotel (farlo dalla metropolitana, in mezzo ai tifosi partenopei, diventava complicato), quello che raccontano lo abbiamo visto tutti, ma solo loro 3 lo hanno vissuto dal settore ospiti dello stadio. Guardate i loro occhi, leggete i loro sorrisi: c’è dentro una passione che diventa difficile da raccontare.

 

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