A Roma punto da grande squadra, nelle difficoltà la Dea non perde mai la bussola

di Fabio Gennari

Nell'economia di un campionato, punti come quelli di Roma, se paragonati a quelli di Cagliari, lasciano una sensazione di solidità che, alla lunga, vale davvero parecchio.

L'Atalanta in casa della Lazio non ha perso una partita che inizialmente l'ha vista in grande difficoltà sul piano del dinamismo e della spinta, ma che, grazie a una grande ripresa, ha rimesso un po' le cose a posto e ha permesso ai nerazzurri di salire a 41 punti in classifica, mantenendo la vetta.

Il gol di Brescianini, esterno d'attacco del 4-2-3-1 con cui Gasperini ha finito la partita, premia una squadra che non molla mai fino al fischio finale e che ha risorse in panchina davvero importanti. Ancora una volta, buona parte, se non tutti e cinque i subentrati, hanno fatto meglio di chi ha disputato la gara partendo dall'inizio e questo è un merito di chi li ha comprati, di chi li sceglie e li allena ogni giorno, ma anche dei giocatori stessi, che si sono ormai calati in pieno nella mentalità dei nerazzurri.

Dentro a un progetto tecnico come quello dell'Atalanta si sentono quasi tutti parte integrante del gruppo, non sembrano esserci musi lunghi o atteggiamenti poco inclini al sacrificio e questo, a dicembre ormai quasi finito, è un merito enorme di chi gestisce il gruppo. Come cambierà la squadra nelle prossime settimane e quanto il mercato renderà l'Atalanta più forte lo scopriremo presto, ma la sensazione che a Zingonia ci sia un blocco granitico è molto, molto diffusa.