Abbonati, Dea vicina al Milan La A crolla, Bergamo sorride

Abbonati, Dea vicina al Milan La A crolla, Bergamo sorride
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Nonostante tra i tifosi ci siano umori contrastanti, tra chi è deluso dal mercato e dall'avvio di stagione balbettante e chio, invece, nutre fiducia nel lavoro di Gasperini & Co., l’Atalanta è tra le poche società di Serie A che chiuderà la campagna abbonamenti con il segno positivo. L’ultimo dato ufficiale risale a venerdì 2 settembre, quando le tessere staccate erano 10.640. Per i tifosi ci sarà la possibilità di abbonarsi fino a sabato 10 settembre (vigilia della sfida al Torino) e quindi avremo il numero definitivo solo domenica alle 15, ma se da un lato è difficile pensare di poter raggiungere quota 11mila abbonati, dall’altra è importante sottolineare come nel panorama della massima serie italiana gli orobici siano tra le 9 società (comprese le 3 neopromosse) che chiuderanno in positivo.

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Juve sold-out, tracollo Lazio e male le big. I dati aggiornati relativi alla stagione 2016/2017 non sono stati ancora comunicati da Chievo (l’anno scorso 4.545 abbonati) e Inter (circa 27mila abbonati nel 2015/2016, ma indiscrezioni riportate dal Corriere dello Sport Stadio il 6 settembre parlano di 30mila abbonamenti per la stagione appena iniziata). Tutte le altre squadre hanno invece dichiarato il risultato delle rispettive campagne abbonamenti e ci sono alcune sorprese di non poco conto. La Juventus ha chiuso a 29.300 abbonamenti (+ 4.64%), ma se si escludono Cagliari (7.198, + 58,37%), Crotone (5.800, + 57,78%) e Pescara (8.350, + 131,94%), sono soltanto 5 le società che possono vantare un risultato positivo: Atalanta (10.640, + 0,98%), Bologna (13.300, + 4,72%), Genoa (17.200, + 4,24%), Sampdoria (16.768, + 10,66%) e Udinese (10.774, + 5,5%). I risultati delle altre, anche dove in termini assoluti il seguito di abbonati si conferma di buon livello, fa segnare ovunque dei crolli percentuali molto netti. La Lazio si è fermata a 4mila abbonati con un calo addirittura del 71,91%; il Milan è arrivato ad appena 12mila tessere (- 38,59%), mentre la Roma si è fermata a quota 18.100 (- 25,07%). Le motivazioni sono certamente diverse (problemi societari per i rossoneri, grandi restrizioni allo stadio Olimpico per i romanisti), ma il segno negativo è comunque un indicatore dell'allontanamento dei tifosi dagli impianti italiani: Empoli fermo a 6.516 (- 3,32%), Fiorentina a 20.010 (- 3,68%), Napoli a 5.200 (- 19,09%, dato pazzesco pensando al grande calore partenopeo), Palermo a 6.323 (- 36,92%), Sassuolo 6.005 (- 4,83% nonostante la squadra in Europa League) e Torino 11.290 (- 6,2%).

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Dal 2000 in avanti, 153.463 abbonati nerazzurri. I dati dicono che la Serie A, nelle prime due giornate di questo campionato, ha perso parecchi spettatori. In generale, gli stadi italiani non sono particolarmente accoglienti e una situazione simile ha tante spiegazioni. L’Atalanta, tuttavia, può vantare numeri molto interessanti e considerando i campionati dal 2000 in avanti (16 stagioni, 13 in A e 3 in B) sono ben 153.463 gli abbonati complessivi (9.466 a stagione), con 4.353.074 spettatori (272.067 a stagione) e una media di presenze che arriva a quota 15.343 spettatori a partita. Tralasciando la stagione 2010/2011, la prima dopo il ritorno di Percassi al timone con prezzi stracciati e il dichiarato obiettivo di riempire lo stadio in ogni gara, la tabella riepilogativa dei campionati dal 2000 in avanti racconta come fino all’anno scorso solo 6 volte si era superata quota 10mila tessere: nel 2000/2001, nel 2001/2002, nel 2002/2003, nel 2012/2013, nel 2014/2015 e nel 2015/2016. Il record negativo risale al campionato di B 2005/2006 (il primo con Colantuono in panchina), mentre in A nel campionato 2007/2008 ci furono solo 6.939 abbonati: il campionato si chiuse con il nono posto ed era la Dea di Del Neri che per lunghi tratti incantò tutti.

 

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A Bergamo 15mila spettatori medi. La valutazione complessiva del seguito atalantino non può prescindere, anche e soprattutto in ottica futura, del dato relativo alle presenze medie. Dal 2000 in avanti sono cambiate molte cose in tema di accesso agli impianti, ma mediamente l’Atalanta in casa ospita poco più di 15mila spettatori a partita. I picchi si registrano di solito con Juve, Inter e Milan, ma ci sono state parecchie sfide (ad esempio quella con il Sassuolo di due stagioni fa) che hanno attirato a Bergamo il pubblico delle grandi occasioni. In Italia i tifosi preferiscono la comodità del divano di casa alle emozioni dello stadio, ma a Bergamo i tifosi dell’Atalanta si dimostrano in controtendenza e pensando al progetto del nuovo Comunale (l’anno prossimo tutto dovrebbe essere realtà) è facile immaginare che l’Atalanta possa anche aumentare il numero di abbonamenti venduti.

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