L'anti-personaggio

Alla vigilia di una gara da sogno, Pessina guarda più avanti: «Vedo un bel futuro a Bergamo»

Il centrocampista nerazzurro è tra i protagonisti più attesi della sfida in programma questa sera contro i "blancos" di Zidane

Alla vigilia di una gara da sogno, Pessina guarda più avanti: «Vedo un bel futuro a Bergamo»
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di Fabio Gennari

«Il futuro? Certo che mi vedo a Bergamo. Come l’Atalanta mi sta facendo migliorare non mi ha mai fatto crescere nessuno, vedo ancora un bel futuro assieme e credo che si possa fare davvero tanto. È un bel punto di partenza, queste partite sono qualcosa di grande». Camicia di jeans, sorriso stampato in volto e tanta voglia di andare in campo sono il biglietto da visita madrileno di Matteo Pessina, centrocampista tuttofare della squadra orobica.

Alla vigilia della super sfida di Madrid, il numero 32 degli orobici ha parlato della partita seduto alla sinistra di Gian Piero Gasperini. Era visibilmente emozionato, nessuna soggezione però in vista della gara contro i titolatissimi spagnoli, bensì tanta voglia di giocarsi alla grande una di quelle sfide che, a prescindere dal risultato, resteranno per sempre nella storia e nella mente di tutti i sostenitori atalantini.

«Per me è un'emozione grandissima - ha raccontato il ragazzo cresciuto nel vivaio del Milan -. Partite di questo livello in Champions League sono il massimo per ogni giocatore, poterla giocare è la coronazione di un sogno. Nel 2010 sono venuto qui a Madrid a vedere la finale dell’Inter con papà, che è interista. Pensavo alla possibilità di arrivare anche io un giorno a certi livelli e alla fine eccomi qui. È un grande onore».

Da calciatore di sostanza quale è, Matteo Pessina riporta subito tutto a quello che conta davvero: il campo. «Quando sei dentro e giochi non pensi all’emozione e diventa quasi una partita come le altre, 11 contro 11. Cercheremo di vincerla, come sempre. Personalmente posso giocare in tutti e due i ruoli e mi piacciono entrambi, sia come interno che più avanti. Sarà fondamentale difendersi bene e poi potremo attaccare e cercare di fare gol. A loro toglierei sicuramente Kroos. Sbaglia pochissimi passaggi e anche se non si vede molto in avanti e in zona gol è il giocatore che regala equilibrio alla squadra».

Infine, un pensiero sul futuro prossimo legato alla nazionale di Mancini, qualcosa di un po' più lontano rispetto ai suoi orizzonti attuali. «Sinceramente non ci sto pensando, ora sono concentrato solo sulla gara col Real. Per giugno c’è tempo e ora sono con la testa su questa gara, che è la più importante della storia atalantina. Il mio focus è fare bene con l'Atalanta». A giudicare dai risultati del campo e dalle sue prestazioni, vien da dire che la concentrazione del numero 32 atalantino è decisamente quella giusta.

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