Altra buona prova di Pessina: meriterebbe di giocare sempre ma la coperta è corta
Moto perpetuo, spirito combattivo e buone giocate dal punto di vista tecnico: oggi è un titolare, ma le assenze non lo rendono intoccabile
di Fabio Gennari
Seconda presenza consecutiva di Matteo Pessina in Champions League e seconda prestazione positiva per il classe 1997 cresciuto nel Milan. Dinamo della manovra, intraprendente, moto perpetuo con buona scelte anche dal punto di vista tecnico: il numero 32 nerazzurro sta dimostrando di meritarsi lo spazio che Gasperini gli sta concedendo. Anzi, forse ne dovrebbe avere anche di più, ma la coperta, per il tecnico di Grugliasco, è cortissima. Gli attaccanti avrebbero bisogno di riposare, la squadra fatica con due punte più Gomez e di alternative, al momento, non ce ne sono molte.
Attualmente, oltre ai tre uomini che abbiamo visto ruotare anche contro il Midtjylland, ovvero Pessina, Freuler e de Roon, Gasperini ha solo il giovane Panada (classe 2002) a disposizione. Senza Pasalic e Malinovskyi vengono a mancare due pedine importanti per le rotazioni e non si può nemmeno rischiare di caricare troppo i giocatori che vanno in campo con il rischio di andare incontro a nuovi infortuni. Di certo, comunque, restano le ottime risposte del centrocampista ex Verona: ad Amsterdam, nella gara decisiva di Champions, è molto probabile che lo rivedremo dall'inizio.