Altro che salvezza, il sogno è arrivare in Champions

Altro che salvezza, il sogno è arrivare in Champions
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Ve lo diciamo subito, questo pezzo è una provocazione. Si gioca, è estate e si parla pur sempre di calcio anche se l’Atalanta è una roba tremendamente seria per tutti i tifosi orobici. Però ci è venuta una pazza idea: sognare la Champions League, ad oggi, non è follia. Esageriamo? Può darsi ma adesso vi spieghiamo perché siamo convinti che ci sia veramente tutto per fare qualcosa di grande. E se la salvezza è una tappa obbligata (dai quaranta punti, se vuoi arrivate in alto, bisogna passarci per forza), una nuova qualificazione europea nella stagione del compleanno numero 110 non è affatto utopia.

 

 

Squadra ben fatta, pochi ritocchi per la Champions. I verdetti definitivi arriveranno solo a fine mercato ma oggi, 8 luglio, la squadra di Gasperini è addirittura migliorata rispetto al passato. Con il rinnovo di Gomez ormai alle porte (lo scriviamo da settimane, andrà tutto per il verso giusto) e l’arrivo di Ilicic, la squadra titolare degli ultimi mesi di campionato ha effettivamente perso solo Andrea Conti. La sua partenza è importante, ma Hateboer ha già dimostrato di poter dare una grossa mano e poi c’è Castagne da scoprire. In porta sono rimasti sia Berisha che Gollini, in difesa dietro ai tre titolarissimi ci sono alternative pronte a dare una mano e lo stesso discorso vale in mezzo al campo. In attacco è arrivato un elemento di spessore (Ilicic) e un centravanti da scoprire ma molto più vicino alle caratteristiche di Petagna che a quelle di Paloschi (Cornelius): l’assortimento dovrebbe essere solo rimpinguato da un vice Gomez più solido di D’Alessandro e Cabezas e poi il gioco delle coppie è chiuso. Considerato che il progetto di Gasperini ha un anno di vantaggio rispetto a molte concorrenti e che si parte da una base già molto importante, per puntare addirittura alla Champions basterebbe probabilmente un centrocampista di spessore (de Roon, Ferri del Lione o Rincon della Juventus) e un attaccante con Vido a fare esperienza.

Come son messe le altre? Solo due le certezze. Guardando le formazioni che abitano stabilmente i piani alti del campionato, solo la Juventus e il Napoli rappresentano certezze assolute. I bianconeri sono rimasti quasi invariati (dei big è partito solo Dani Alves) e in Italia negli ultimi anni non hanno mai avuto rivali serie; il Napoli invece ha cambiato pochissimo, confermando tutti i big e Sarri in panchina, che è al terzo anno del suo progetto: la continuità, in questo caso, rappresenta un’altra certezza di grandissimo livello. E le altre? La Roma è un cantiere aperto ma finora sono arrivare solo cessioni importanti senza grandi squilli in entrata e Di Francesco dovrà iniziare una nuova era; la Fiorentina è in subbuglio visto che stanno partendo tutti i pezzi migliori e la proprietà ha dichiarato di voler cedere il club con un nuovo allenatore (Pioli) che avrà il compito di mettere insieme i cocci di un gruppo senza cardini come Rodriguez e Borja Valero e che perderà pure Bernardeschi; Milan e Inter vivono una fase opposta, la squadra di Montella ha comprato tanti giocatori ma va assemblata e alla lunga potrebbe pagare il mese di anticipo con impegni ufficiali e l’Inter ha grande potenziale economica che ancora deve tradursi in acquisti veri.

 

 

Quattro posti per la Champions e tre per l’Europa League. Da questa stagione, l’Italia tornerà ad avere quattro posti per le sue squadre in Champions League con la conferma dei tre in Europa League. Il Milan deve arrivare quasi per forza a conquistare un posto nella massima competizione continentale ma poi si passa dal campo e lì conta solo il lavoro. Nonostante cessioni per oltre cento milioni di euro, la società nerazzurra ha allestito una squadra di tutto rispetto e oggi non è folle pensare che Gomez e compagni possano battagliare ai vertici fino alla fine. Un altro elemento centrale per questo ragionamento è il calore della piazza. Nel breve volgere di sei giorni, sono già 2.191 gli abbonamenti rinnovata dai tifosi e a Bergamo non c’è un atalantino che non sia già in piena ansia da inizio campionato ed Europa League: la voglia di Atalanta è totale. Nei momenti decisivi, Bergamo saprà come sempre dare una spinta enorme ai suoi ragazzi e la pressione sarà tutte sulle spalle degli altri. Arrivare a combattere per certi traguardi con la sfrontatezza di chi non ha nessun obbligo e nessuna particolare aspettativa è un vantaggio enorme: l’Atalanta corre, ha corso e correrà. Con il suo popolo al fianco e la voglia di continuare a stupire. Noi alla Champions ci crediamo, siamo matti? Forse sì, magari poi ci salveremo all’ultima giornata, ma la voglia di fare qualcosa di ancora più grande è enorme. E lo sapete anche voi.

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