Successo sudatissimo

Le grandi squadre vincono anche così. Col Parma si soffre, ma la Dea non molla mai (2-1)

Clima afoso e prestazione molto negativa in avvio, poi l'Atalanta la risolve con due colpi di Malinovski e Gomez

Le grandi squadre vincono anche così. Col Parma si soffre, ma la Dea non molla mai (2-1)
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di Fabio Gennari

Meno belli del solito? Senza dubbio. Però bisogna rendersi conto di una cosa. Semplice e lineare: le grandi squadre, quelle che arrivano ai vertici della classifica, succede a volte che si prendano i punti lasciando gli applausi agli altri. Nel forno del Tardini (37 gradi di temperatura al fischio d’inizio), l’Atalanta vince per 2-1 e si riporta al secondo posto in attesa di Inter-Napoli. Decidono le reti di Malinovski e Gomez nella ripresa, due perle (una su punizione, l’altra dopo l’ennesimo tunnel del capitano) e i 3 punti sono tantissima roba. Meglio il Parma, per lunghi tratti e grazie ad un Kulusevki semplicemente devastante ma alla fine conta la forza dei singoli e quelli nerazzurri sono superiori. Senza dubbio.

Rispetto alla gara di San Siro il tecnico Gasperini cambia solo 4 giocatori (Sutalo, Palomino, Castagne e Pasalic sono i titolari di giornata), ma nella prima frazione di gioco l’Atalanta è la peggiore della stagione. Il Parma costruisce almeno quattro nitide palle gol, all’8’ Kulusevski serve Caprari che trova sul secondo palo uno smarcatissimo Gagliolo: destro a colpo sicuro e Gollini in angolo. Al 14’ il numero 44 di scuola Atalanta colpisce il palo con un bel sinistro a giro, al 26’ arriva il primo Cooling Break ma l’Atalanta non riesce a svegliarsi dal torpore e il Parma crea ancora: al 39’ serve un super intervento di Caldara su Caprari per evitare il tiro in porta ma al 43’ lo zero a zero viene cancellato da un bell’appoggio di Kulusevski alle spalle di Gollini su pasticcio difensivo di Sutalo. Il brutto primo tempo della Dea viene reso ancora peggiore dal problema muscolare accusato da Palomino (fastidio all’inguine) con Hateboer che entra sul terreno di gioco.

Nella ripresa l’Atalanta cerca di cambiare volto con Malinovski e Djimsiti per Pasalic e Sutalo, fino al 70’ dalle parti di Sepe arriva solo il solletico (63’ e 68’ Muriel, 66’ Zapata), ma la serata emiliana cambia completamente volto al 70’ quando Gomez si guadagna una punizione dal limite che Malinovski scarica in porta. La rete del pari e il break dissetante sono manna dal cielo per la Dea che dopo una punizione dalle retrovie di Caprari (bravo Gollini in angolo) trova il 2-1 con un numero incredibile di Gomez: un girone dopo (ultima rete proprio con il Parma all’Epifania), il numero 10 della Dea parte in verticale, manda il pallone tra le gambe di Kurtic e scarica di sinistro all’angolino.

Nel recupero succede di tutto, al 91’ Muriel manda in porta Zapata che scarica su Sepe in uscita, al 92’ l’Atalanta rischia tantissimo con Kulusevski che dal fondo mette dentro per Dermaku, destro a colpo sicuro e respinta prodigiosa sulla linea di Hateboer che salva il risultato. Al 94’ Gosens ha la palla del 3-1 ma dopo una bellissima combinazione con Muriel (assist di tacco) il destro del numero 8 nerazzurro viene alzato in angolo da Sepe. È l’ultima emozione della serata, al fischio finale la Dea può esultare: vincere certe partite significa tanto. Anzi, tantissimo.

Parma-Atalanta 1-2

Reti: 43’ Kulusevski (P), 70’ Malinovski (A), 84’ Gomez (A)

Parma (4-3-3): Sepe; Darmian, Dermaku, Bruno Alves, Gagliolo (83’ Pezzella); Kucka, Kurtic, Barillà (83’ Iacoponi); Kulusevski, Gervinho (66’ Karamoh), Caprari (79’ Siligardi). All. D'Aversa.

Atalanta (3-4-2-1): Gollini; Sutalo (46’ Djimsiti), Caldara (60’ Muriel), Palomino (36’ Hateboer); Castagne, de Roon, Freuler, Gosens; Gomez (85’ Tamezè), Pasalic (46’ Malinovski); Zapata. All. Gasperini.

Arbitro: Pairetto di Nichelino

Ammoniti: 6’ Sutalo (A), 19’ Darmian (P), 45’+3 Kucka (P)

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