Ancora sull'affaire Sportiello Ma quanto offre il Napoli?

Ancora sull'affaire Sportiello Ma quanto offre il Napoli?
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La domanda delle domande è questa: ma quanto offre il Napoli per Sportiello? Quella di lunedì 8 agosto è stata una giornata interlocutoria sul fronte portiere, la Dea ha ripreso gli allenamenti e, dopo l’annuncio ufficiale, si è visto all’opera anche il nuovo arrivato Bryan Cabezas. Ma è inevitabile che in questi giorni a cavallo di Ferragosto sia la questione legata al futuro di Sportiello il tema caldo in casa orobica. E allora proviamo a raccogliere altri dettagli che possono contribuire a chiarire la situazione in attesa di qualche mossa che possa sparigliare le carte.

 

C

 

Due certezze: l’offerta a Sportiello e Sepe prigioniero. Le uniche due certezze che ci sono al momento sono l’offerta al giocatore nerazzurro e l’impossibilità, per il Napoli, di piazzare il portiere di Torre del Greco. Come abbiamo già raccontato, Sportiello e famiglia fino a pochi giorni fa non erano convinti di andare all’ombra del Vesuvio nonostante un’offerta importante dei partenopei. Evidentemente il tema è caldo, il ragazzo insieme al suo entourage ha approfondito l’argomento e venerdì scorso è arrivata una prima decisione.

Pare che il Napoli a Sportiello offra circa 1 milione a salire per 5 anni (scadenza 2021). L’attuale contratto con i nerazzurri ha scadenza nel 2020 a cifre decisamente più basse (circa 5-600mila euro) e dal punto di vista economico è chiaro che la differenza non può essere ignorata. Quello che però è da capire è il ruolo che Sportiello avrebbe nel Napoli. Perché all’ombra del Vesuvio oggi c’è un po’ di caos sui portieri e l’unica certezza è che il ds Giuntoli sta cercando in tutti i modi di piazzare Sepe. Il classe 1991 di Torre del Greco è stato scartato negli anni da Reja, Mazzarri, Benitez e Sarri, si parlava di un discorso aperto con il Torino, ma nemmeno i granata (come la Dea) sembra che vogliano acquistarlo a titolo definitivo. E il Napoli, acquistasse Sportiello, non può restare con 4 portieri come Reina, Rafael, Sportiello e Sepe.

 

 

Tutti i dubbi del Napoli su Reina. Il portiere titolare del Napoli è lo spagnolo Pepe Reina. Se non è infortunato o squalificato, gioca lui: in campionato e pure in Champions. Fin dai primi giorni di ritiro a Dimaro, però, Reina è fuori dai giochi per alcuni problemi fisici e la piazza è preoccupata. Dietro allo spagnolo non ci sono certezze ed è per questo che il Napoli cerca Sportiello, ma la situazione non è definitiva. Alcuni media sostengono che Reina rientrerà a Ferragosto, altri sono più pessimisti e da Napoli arrivano indiscrezioni che parlano di problemi ad una coscia e al ginocchio abbastanza preoccupanti.

Reina, insieme ad Higuain e a pochi altri, è stato l’anno scorso uno dei leader del Napoli, dunque è chiaro che la società non può metterlo in un angolo in fretta e furia. Soprattutto dopo la partenza del Pipita. Sportiello probabilmente è affascinato da una realtà che vive sempre ai piani alti della serie A e giocherà la Champions League, ma siamo sempre al punto di partenza: quanto vuole investire il Napoli su di lui? Spenderanno 8-9 milioni per un portiere di riserva con il rischio di creare attriti con il portiere titolare? Quanto si fida il Napoli del recupero di Reina?

 

Parata Sportiello amichevole

 

Sportiello si allena, novità in 48 ore? Il portiere atalantino, nel frattempo, è tornato ad allenarsi a Zingonia. Dopo le dichiarazioni di Gasperini pare che non ci siano stati confronti con il ragazzo, ma è innegabile che ci sia comunque fermento in società per una situazione che non può andare avanti per troppo tempo. Gasperini ha bisogno di certezze, il gruppo anche, e i dirigenti non vogliono arrivare a fine mercato con un nodo così importante da sciogliere. Novità potrebbero arrivare nel giro di un paio di giorni. Dal Vesuvio non filtra nessuna conferma né dettagli sulle cifre in merito all’offerta del Napoli e probabilmente solo il presidente Percassi, il figlio Luca, il direttore tecnico Sartori e la controparte partenopea formata dal presidente De Laurentiis e dal ds Giuntoli conoscono nei dettagli la situazione. Sicuramente, l’Atalanta non svenderà il suo gioiello.

Una prima, importante, risposta potrebbe arrivare da Zingonia alle 14.30 di oggi. Nel quartier generale orobico è fissata la presentazione di Cabezas, ma chi ci sarà al suo fianco? Il direttore tecnico Sartori oppure il direttore generale Marino? Finora è sempre toccato a Sartori presentare un giocatore (Paloschi e Zukanovic docet), ma è chiaro che se ci fossero altri tavoli a cui sedersi (ad esempio con il Napoli) il significato sarebbe chiaro a tutti.

 

SPO,CALCIO Atalanta Stagione 2014-2015

 

L’intervista a dicembre: resterei a vita. In attesa degli eventi e di ulteriori dettagli che emergeranno nelle prossime ore, riproponiamo le parole di Sportiello raccolte in esclusiva da BergamoPost a dicembre. Il rinnovo di contratto e le nozze con la moglie Sara erano passati da pochi giorni, quel giorno titolammo con il virgolettato «Rimarrei a vita con l’Atalanta», ed è quasi incredibile che mezza stagione dopo (a soli 24 anni) lo scenario sia cambiato così tanto. Con una possibile convocazione in Nazionale alle porte e una stagione da protagonista garantita, perché andare solo per soldi a fare la riserva a Napoli? Chi gli vuole bene deve aiutarlo a decidere il meglio.

Ecco un estratto dell'intervista al numero 57 orobico.

Marco Sportiello, è arrivato il rinnovo con l’Atalanta fino al 2020: felice?

Nonostante le tante voci di mercato, io sono restato sempre tranquillo. Ne parlavamo da un po’ di tempo, ero in trattativa con la società e alla fine devo ammettere che abbiamo trovato l’accordo molto velocemente. Per me è il secondo rinnovo in meno di un anno: a gennaio avevamo prolungato fino al 2019, ora fino al 2020. Sono felice, è il terzo anno che sono qui e gioco in prima squadra, ma devo essere sincero: ogni settimana, ogni partita che vivo con la maglia dell’Atalanta cementifica il mio legame con questi colori. Ci tengo molto, alla Dea e alla città. Sono orgoglioso di giocare a Bergamo e di lavorare per questa società.

Sono parole molto importanti le sue…

È quello che provo. Un giorno vorrei davvero far parte della storia di questa società, il contratto fino al 2020 è qualcosa di significativo. Ogni giocatore punta alle big, pensa sempre ad arrivare al meglio: io penso di esserci già, al meglio. Voglio restare molto a lungo e magari un giorno indossare anche la fascia di capitano. È presto per parlarne ora, però sono già al terzo campionato. Quando mi avvicinerò al 2020 avrò alle spalle tante partite e alcune stagioni in più. Dico di più: per me sarebbe un onore rimanere a vita all’Atalanta.

Addirittura?

Assolutamente sì. Non dimentico da dove arrivo, se tre anni fa mi avessero detto che avrei giocato in Serie A con l’Atalanta e ci sarebbe stata la possibilità di prolungare il contratto così a lungo avrei subito firmato. Non vedo perché ora, con solo 50 partite giocate a Bergamo, io debba avere la presunzione di puntare ad andare altrove. La mia realtà è l’Atalanta, sono orgoglioso e onorato di questo.

Tra l’altro, con questa firma ha cancellato 6 mesi di lavoro di tutti i giornali che la piazzavano un po’ ovunque…

Visto? Adesso chissà cosa scriveranno… Scherzi a parte, sono sempre stato molto tranquillo e sereno, ma adesso lo sono ancora di più. Immaginate se fosse capitato un errore magari in una settimana zeppa di voci sui giornali: sarebbe stato immediato il collegamento tra l’errore stesso e qualche distrazione di mercato. Così è tutto risolto anche da quel punto di vista.

Settimana di matrimoni: «nella buona e nella cattiva sorte» Sportiello si è doppiamente legato…

È vero, diciamo che è il mio secondo matrimonio in pochissimi giorni. Ho messo due firme importanti in meno di una settimana, il 23 dicembre con mia moglie Sara ho sancito un contratto che non si può rescindere, lì non ci sono trattative o voci che possano far parlare i giornali.

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