Arriva il Real Madrid e il presidente Percassi gongola su Sky: «Una cosa inimmaginabile»
Parole importanti del patron dei nerazzurri in vista della sfida contro la formazione spagnola guidata da Zidane
di Fabio Gennari
Antivigilia di Champions League con il presidente Antonio Percassi su Sky. Il numero 1 dell'Atalanta è intervenuto ieri (22 febbraio) alla tv satellitare raccontando le sensazioni in vista della storica sfida ai "blancos" in programma domani sera a Bergamo. «Il Real Madrid? Incontriamo una squadra che ha vinto 13 Champions League, la conseguenza sarà che noi cresceremo in esperienza. Sarà come andare all'università, c'è sempre da imparare e questo fa crescere il gruppo. Speriamo di fare bella figura».
In questa stagione la Dea ha già incrociato Ajax e Liverpool, che con quelle conquistate dal Real Madrid fanno qualcosa come 23 Champions League vinte dalle avversarie dei nerazzurri. Un orgoglio enorme. «Qualcosa di inimmaginabile, peccato non si sia potuto condividere tutto con i nostri tifosi. Parliamo di uno squadrone: grande calcio, grandissimi giocatori e grandissima società. Dobbiamo affrontarli con umiltà, ricordandoci che siamo una squadra di provincia che ne affronta un'altra che ha fatto la storia del calcio, come accaduto con il Manchester City, il Liverpool e l'Ajax».
Il presidente è tornato ancora sulla gara con il Napoli e ha dato ragione a Gasperini sull'episodio del rigore. «Sicuramente vincere è stato il modo migliore per preparare la gara contro il Real Madrid. È stata una gara strana sotto ogni punto di vista, soprattutto nella gestione della partita da parte dell'arbitro. Gasperini si è lamentato e ha pienamente ragione».
Parlando di calciatori, impossibile non menzionare Muriel. «È un giocatore straordinario - dice il presidente orobico con grande soddisfazione per il suo numero 9 -, è una goduria vedere come tocca la palla e i movimenti che fa. È fantastico, veramente un grande giocatore». Chiusura tutta per Gasperini, per cui il futuro a Bergamo sarà ancora lungo. «Consigli a Gasperini? Ci confrontiamo, ma facciamo un mestiere diverso. Lui è un professore, è fantastico, e io faccio il presidente. Lui qui a vita con noi? Assolutamente sì».