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Asse Atalanta-Bologna: si parla di Svanberg, ma l'obiettivo numero uno resta Tomiyasu

Si infittiscono le indiscrezioni che vogliono la Dea interessata ai gioielli in forza ai felsinei: ora è il turno del nazionale svedese

Asse Atalanta-Bologna: si parla di Svanberg, ma l'obiettivo numero uno resta Tomiyasu
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di Fabio Gennari

I numeri sul tavolo sono chiari: ogni giorno che passa è uno in più a favore dell'Atalanta, che dal Bologna deve incassare i 15 milioni pattuiti per Barrow. Secondo i rumors di mercato delle ultime ore, l'Atalanta avrebbe chiesto al Bologna il cartellino di Mattias Svanberg, centrocampista svedese classe 1999 già nel giro della Nazionale. Per ora non ci sono cifre, ma è chiaro che i felsinei non possono sparare troppo.

I due centrocampisti su cui l'Atalanta avrebbe posato gli occhi sono dunque Schouten (classe 1997) e appunto Svanberg (1999), elementi giovani e di ottimo prospettiva che possono arrivare a Bergamo (almeno uno dei due) nelle prossime settimane se il Bologna deciderà di cedere e l'Atalanta accetterà il prezzo richiesto. Si tratta di operazioni logiche e di sostanza, giocatori giovani che hanno già conosciuto il calcio italiano di prima fascia e che adesso potrebbero fare il salto in Champions League.

In attesa degli sviluppi su questi due fronti, va registrato come il primo obiettivo della Dea resta sempre il giapponese Tomiyasu. I dialoghi sono aperti, il centrale classe 1998 offre un ventaglio di soluzioni anche tattiche di grande interesse e si cerca la soluzione definitiva per quello che sarebbe il primo acquisto dell'Atalanta per la stagione 2021/22. In questi casi non si deve aver fretta, i nerazzurri, come ampiamente anticipato, sono in una posizione di forza con 15 milioni di motivi che spostano l'ago della bilancia verso di loro.

I dettagli relativi a formule e valore delle contropartite sono da sistemare, non è escluso che se nell'operazione entrasse davvero anche uno dei due centrocampisti centrali si possa portare a compimento una transazione più ampia ed è per questo che bisogna attendere gli sviluppo e valutare a fondo ogni situazione. La dirigenza degli orobici ha ampiamente dimostrato in passato che le trattative importanti hanno anche bisogno di tempi per chiudersi con massima soddisfazione di tutti: Malinovskyi e Romero sono solo gli ultimi due esempi.

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